Terra e Theia, su questi nomi potremmo comporre una nuova pagina della mitologia se non fosse per il catastrofico ricordo che da oggi portano con sé. La luna ha 4,5 miliardi di anni, la sua formazione è avvenuta in seguito allo scontro tra la Terra primordiale ed uno dei tanti pianeti delle dimensioni di Marte che a quel tempo orbitavano nel sistema solare. Finalmente, sulla rivista Science, compaiono i risultati delle analisi effettuate dagli scienziati dell’Università di Colonia sulle rocce portate sulla Terra dalle missioni Apollo 11, 12 e 16; le misurazione degli isotopi, eseguite da Daniel Herwartz e compagni, sui campioni a disposizione hanno rilevato la presenza di ossigeno, titanio, silicio ecc … come era avvenuto per i meteoriti lunari ritrovati sul suolo terrestre. Questa volta però le rocce non sono entrate in contatto col suolo durante l’impatto, quindi, non vi è “contaminazione” da isotopi presenti sulla terra.
La differenza è minima ma c’è! Herwartz ha dichiarato: “ ciò significa che ora possiamo essere ragionevolmente sicuri che la gigantesca collisione – tra Terra ed il pianeta Theia – ha avuto luogo ed inoltre i dati ci forniscono un’idea sulla geochimica di Theia. Il prossimo obiettivo è quello di scoprire quanto materiale di Theia c’è sulla Luna”.
I dati forniti dalla ricerca hanno destato scalpore ma molti altri studiosi invitano alla prudenza perché pur accertando che la Luna e la Terra, contrariamente a quanto si pensasse, presentano una differenza nella loro composizione questo non rivela tutto sul passato del nostro pianeta, del nostro satellite e del sistema solare dei primordi; in realtà i corpi entrati in collisione potrebbero essere più di uno in periodi differenti e, ad ogni modo, poco si conosce di quella Era così antica.
Paolo Licciardello







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