La nascita della polvere cosmica delle galassie


GALASSIA Ph Wikipedia
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Era un enigma ma adesso non lo è più. Come si formasse la polvere cosmica presente in tutte le galassie rappresentava un grosso punto interrogativo per i cosmologi malgrado, ormai, molto si conosca riguardo al suo ruolo di ingrediente fondamentale di tutto ciò che ci circonda.

È bastato, si fa per dire, seguire la nascita di detta polvere cosmica proprio durante i momenti di formazione del materiale stellare all’interno della “bolla” esplosiva di una supernova. L’osservazione della fase di accrescimento e di spegnimento della nebulosa creatasi dalla supernova SN2010jl ha dato parecchie risposte agli scienziati che hanno potuto assistere alle due fasi di formazione della polvere cosmica: il primo nell’attimo dell’esplosione ed il secondo che vede perdurare la creazione di polvere per parecchi anni a venire.

La scoperta è stata fatta dagli studiosi ma questi nulla avrebbero potuto ottenere senza i potenti mezzi messi a loro disposizione; l’osservatorio utilizzato in questa occasione è stato il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO (European Southern Observatory) situato sulle altissime Ande cilene. La divulgazione invece è stata effettuata da Nature una delle più importanti riviste specializzate del settore. Gli astronomi si sono sempre basati sulla teoria in virtù della quale le supernove rappresentano le fornaci del materiale cosmico ma la stessa teoria non era in grado, fino ad oggi, di spiegare come avvenisse la condensazione e l’accrescimento dei granuli di polvere. Bisogna anche considerare le indescrivibili condizioni in cui dovrebbero mantenere la propria consistenza tali granuli trovandosi all’interno di una delle più grandi esplosioni cosmiche dopo il Big Bang. Lo spettrografo X-Shooter è stato puntato verso la supernova per rilevare dati per nove volte nei mesi successivi all’esplosione e per altre nove volte 2,5 anni dopo. I dati hanno consentito di verificare che la formazione di polvere avviene sin da subito e continua negli anni a seguire, in più si è appurato che i grani con diametro pari a un millesimo di millimetro, dimensione considerevole per la polvere cosmica, nascono nella zona più densa che circonda la stella. Questa dimensione rimarchevole permette alla nuvola di polvere di resistere alla violenza dei processi distruttivi che si verificano durante la morte di una stella.

Questo tipo di morte permette all’universo di evolversi da miliardi di anni.

 

Paolo Licciardello  

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