CDM: VIA LIBERA AL DECRETO CULTURA


RENZI

Renzi Twitta: “#Italiariparte Approvato decreto cultura turismo mooolto interessante#artbonus. Prossime settimane il disegno di legge delega del settore”.  

Così viene annunciata l’approvazione del decreto cultura da parte del Consiglio dei Ministri.

E’ Dario Franceschini, ministro responsabile della Cultura, a prendere poi la parola e a spiegare in conferenza stampa i dettagli del provvedimento, annunciando in primis l’arrivo del “credito d’imposta del 65%” detraibile in 3 anni per i privati che fanno donazioni in favore del patrimonio pubblico artistico e culturale italiano. Un sistema di incentivi fiscali per privati – siano imprese, enti o comuni cittadini – che potranno beneficiare di un credito di imposta al 65% per gli anni 2014-2015 e al 50% per il 2016, ripartito in tre quote annuali di pari importo. Chi ha ricevuto la donazione dovrà però in compenso rendere pubblico, anche sui siti web, l’ammontare della somma ricevuta e il suo utilizzo.

Il decreto, in pratica, “rivoluziona” il rapporto tra il pubblico e il privato nel mondo della cultura.

Previsto un bonus fiscale del 30% per la digitalizzazione delle imprese ricettive e per il restauro degli alberghi fino a tre stelle. “Abbiamo, purtroppo, un ritardo da colmare. Questo misura consentirà che gli alberghi, per la loro offerta online abbiano un incentivo per la loro digitalizzazione”, ha dichiarato il ministro Franceschini.
Il dl prevede anche misure per la tutela dell’area archeologica di Pompei, come l’assunzione di 20 progettisti a tempo determinato.

Sempre nell’ottica degli interventi a favore dell’arte, si aggiungono le misure per il cinema, dove il tax credit passa da 5 a 10 milioni di euro e la dotazione generale del fondo sale da 110 a 115 milioni di euro. “Il limite di 5 milioni – chiarisce Franceschini – ha impedito alle grandi produzioni straniere di venire nel nostro Paese: lo alziamo a dieci milioni per ogni impresa” per attrarre quelle produzioni con un vantaggio fiscale.

Per il settore dei musei è prevista la creazione di soprintendenze autonome (senza maggiori oneri per la finanza pubblica) e di un amministratore unico, in pratica un manager per queste e per i poli museali da affiancare al direttore. Contemporaneamente si avvia una parziale liberalizzazione delle foto all’interno dei musei. 

Arrivano nuovi fondi per le Fondazioni Liriche, con 50 milioni destinati al Fondo di rotazione e la possibilità di salvare tutte le otto fondazioni in crisi. Viene stabilito anche un tetto agli stipendi di sovrintendenti, amministratori e consulenti, che viene equiparato a quello della P.A. (240 mila euro annui compresi i benefit).

Interventi previsti anche per l’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo: “L’Enit oggi è inadeguata per le esigenze del turismo italiano. Abbiamo previsto un commissario che procederà alla liquidazione di Promuovi Italia e riorganizzerà l’Enit per creare uno strumento di promozione turistica adeguato e efficiente” dichiara Franceschini, il quale annuncia anche l’arrivo di un commissario per la Reggia di Caserta.

Stanziati ancora 3 milioni per l’occupazione giovanile in campo culturale (1,5 milioni per il 2015 e 1,5 milioni 2016), con la previsione della possibilità per il ministero di dare vita a task force in caso di calamità naturali.

Misure anche per i libri: quanto all’equiparazione dell’Iva fra libri ed e-book, il ministro della Cultura assicura che la questione verrà affrontata in sede Ue durante il semestre italiano di presidenza: “Siamo impegnati nel semestre europeo ad affrontare la questione in sede Ue”.  

Angela Scalisi

 

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