La Camera, con 277 si e 92 no, ha dato il via libera definitivo al decreto Casa, ossia al provvedimento contenente le “misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per l’Expo 2015”.
Molte le novità. In particolare, vengono previste misure più incisive nella lotta contro gli abusivi (Chiunque occuperà una casa, anche se vuota, non potrà vedersi allacciati né acqua, né gas, né luce. In più, per almeno 5 anni non potrà venir iscritto nella lista per poter avere una casa popolare); vengono destinate più risorse alle locazioni (oltre 325 milioni di euro) attraverso il fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per il fondo dedicato ai morosi incolpevoli; viene svincolato il bonus di 10mila euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici dalla cifra che si spende per ristrutturare l’abitazione. Inoltre, gli inquilini che hanno denunciato di pagare in nero l’affitto potranno dormire sonni tranquilli fino al 31 dicembre 2015, perché nonostante la sentenza della Consulta che vanificava gli effetti della legge che li aveva spinti alla denuncia, vengono fatti salvi i diritti acquisiti (di pagare meno e restare nell’abitazione) fino alla fine del 2015.
La cedolare secca viene ridotta al 10% per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani (e nei comuni confinanti), negli altri capoluoghi di provincia o nei comuni molto popolosi. La stessa riduzione verrà applicata anche alle abitazioni affittate a cooperative edilizie o a enti senza scopo di lucro, purché sublocate a studenti universitari e date a disposizione dei comuni.
Si potranno vendere appartamenti Iacp solo agli inquilini e le risorse dovranno essere destinate solo ad aumentare il patrimonio abitativo. Novità anche per chi risiede all’estero e ha in Italia, una o più case sfitte: per una di queste non dovrà pagare l’Imu perché gli verrà considerata come prima casa.
Inoltre, roulotte, camper, prefabbricati non verranno considerati interventi di nuova costruzione purché siano installati, “con temporaneo ancoraggio al suolo”, all’interno di “strutture ricettive all’aperto per i turisti”.
Nel testo c’è anche un capitolo sull’Expo, con uno stanziamento di 25 milioni di euro presi dai fondi per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Via libera anche alla deroga per la società Expo2015 del Codice degli appalti per i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi, con la previsione della proroga al 2015, sempre per il Comune di Milano, della possibilità di utilizzate i proventi di concessioni edilizie e sanzioni per pagare le spese correnti e quelle per la manutenzione del verde e delle strade.
«Finalmente una legge che affronta organicamente il problema e non il solito decreto tampone che si limita al vecchio rito della proroga degli sfratti»-queste le parole di Maurizio Lupi, ministro delle infrastrutture e trasporti .«Con questo Piano, che mobilita quasi due miliardi di euro, andiamo concretamente incontro a chi ha bisogno e vive il dramma dell’emergenza casa – precisa Lupi -, con i fondi sull’affitto e sulla morosità incolpevole; diamo quasi 600 milioni di euro per l’edilizia popolare attraverso il recupero degli alloggi inagibili ex Iacp; rilanciamo l’housing sociale e riaffermiamo la certezza del diritto per chi si vede occupare abusivamente la casa. Il decreto contiene infine tutta una serie di agevolazioni fiscali per rimettere in moto il mercato degli affitti che dimostrano come il fisco possa essere amico dei cittadini e favorire lo sviluppo».
Angela Scalisi







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