Il premio mondiale per la cultura in memoria di Sua Maestà Imperiale il principe Takamastu anche quest’anno, così come a partire dal 1989, ha annunciato in questi giorni i vincitori delle varie categorie. Per la cerimonia ufficiale di premiazione verranno richiamati in Giappone i principali esponenti del mondo dell’arte di tutto il mondo, e più precisamente l’appuntamento sarà il 15 ottobre a Tokio. Questo titolo, ormai riconosciuto come il premio Nobel del campo artistico, è stato creato per incentivare e valorizzare artisti che sappiano spiccare nel panorama mondiale per originalità, bravura e innovazione nei cinque diversi campi dell’architettura, pittura, scultura, musica e cinema/teatro. A ritirare il riconoscimento per il campo dell’architettura sarà Steven Holl che si è imposto all’interno della rosa dei favoriti grazie, tra gli altri, al suo progetto per il recupero e ampliamento della scuola d’arte di Glasgow, andando a ridefinire l’emblematica struttura di Charles Rennie Mackintosch, e per le Linked Hybrid towers a Beijing riconosciute già per la loro forte impronta green.
Mentre nel campo della scultura è l’italiano Giuseppe Penone ad aver sbaragliato la concorrenza spiccando per le sue opere derivanti dalla ricerca sulla natura ed i suoi processi di trasformazione e dei processi di crescita del corpo umano. Esponente del movimento dell’arte povera a partire dal 1967, durante la sua carriera ha realizzato diverse opere ed istallazioni caratterizzate dalla scelta di materiali come legno, pece, cera, rame e piombo e che esprimono lo stretto rapporto tra l’uomo e la natura.
Nel campo della musica vincitore è il compositore estone Arvo Pärt, nel campo del teatro/cinema il sudafricano Athol Fugard ed infine nella categoria della pittura, se l’anno scorso era stata la volta dell’italiano Michelangelo Pistoletto, ora il testimone passa aldilà delle alpi al francese Martial Raysse. Esponente del gruppo dei Nouveax Réalistes le sue opere si distinguono per l’uso di luci al neon, colori fluorescenti e montaggi fotografici, e si pongono in pieno ambito del linguaggio pittorico figurativo.
Ciascuno dei vincitori riceverà un diploma e una medaglia conferiti dal Principe Hitachi e dal patrono onorario della Japan Art Association, nonché un premio di 15 milioni di yen corrispondenti a circa 108.000 euro.
Valeria Rita Torrisi






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