Incubi? Trasformateli in fotografie e affrontateli!


Nell’antichità si riteneva che l’incubo fosse un demone o un genio malefico che nel sonno va ad opprimere, ad “incubare” per l’appunto, la sua vittima, soprattutto in stati febbrili, provocandole un forte senso di soffocamento.  O ancora, secondo la tradizione romana, Incubus non è altro che un nome secondario di Fauno nella sua manifestazione notturna e in senso sessuale. Diverse sono le rappresentazioni di questo essere, sottoforma di animale, di nano o di gnomo e diversi sono i pittori che hanno tentato di restituirne le fattezze, tra cui famosi sono la versione di Füssli, o ancora del genio di Dalì.

Incubo, di Johann Heinrich Füssli
Incubo, di Johann Heinrich Füssli

 

 

Sogno causato dal volo di un'ape intorno a una melagrana  un attimo prima del risveglio, di Salvador Dalí.
Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana
un attimo prima del risveglio, di Salvador Dalí.

 

In realtà, oggi sappiamo che l’incubo è invece frutto del nostro subconscio, e si tratta di un disturbo del sonno provocato da fattori psicologici, come stress e ansia, o fattori fisiologici come la febbre alta.  Quando il manifestarsi di questo disturbo diventa troppo frequente e d’intensità tale da causare malessere ed angoscia anche nelle ore diurne, esso può diventare una forma di malessere di cui andare ad indagare le cause intrinseche.

Un inusuale modo per affrontare la paura conseguente agli incubi ci viene proposta dal mondo della fotografia, o meglio dal singolare progetto di uno studente e fotografo americano, Nicolas Bruno. Questo giovane talentuoso soffre di paralisi del sonno e per cercare di convivere con questo problema ha deciso di affrontare le sue paure e di riprodurre i suoi incubi tramite delle foto. Fortemente irreali e inquietanti, queste sono anche incredibilmente ricche di dettagli e degne di un’ottima scenografia.

 

Similmente il fotografo Arthur Tress, nel 1973, pubblicò una serie fotografica chiamata “The Dream Collector”, in cui mette in scena gli incubi dei bambini creando immagini surreali, in una New York resa come un apocalittico paese delle meraviglie o meglio degli orrori. 

 

 

Valeria Rita Torrisi

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