Slittano a settembre le linee guida sulla scuola


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La giornata chiave di venerdì 29.08.2014 ha visto “un piccolo passo indietro” del Consiglio dei ministri: il tema scuola è stato rimandato a Settembre come “un esame di riparazione”.
“Troppa carne al fuoco”, questo ha condotto alla scelta di ridurre l’o.d.g. della riunione. La decisione, si apprende da fonti di governo, è stata presa per evitare l’ingolfamento di misure in Cdm, dove sono approdati lo Sblocca-Italia e la Riforma giustizia.
Da viale Trastevere hanno comunque assicurato che non ci sono stati problemi sulla riforma, “abbiamo già consegnato il testo con le linee guida, eravamo prontissimi” e del resto, come assicurato dal Governo, il Premier Renzi è stato “in stretto contatto” con il ministro Giannini.
Un tema, in effetti, troppo importante per essere confinato alla fine di un Consiglio dei ministri tutto incentrato sul rilancio dell’Italia, sbloccando investimenti e i tempi biblici della giustizia.
Secondo alcune Fonti sarebbe stato lo stesso Napolitano a chiedere al premier di non mettere troppa carne al fuoco. Dunque, anche se il governo precisa che la decisione è stata presa per evitare l’ingolfamento delle misure in una riunione già preannunciata come “oberata da argomenti assolutamente non leggeri”, è probabile che il presidente abbia invitato Renzi a prendersi più tempo su una riforma così complessa come quella della scuola.
Bisognerà attendere, quanto meno fino alla prossima riunione del CDM, per avere un quadro certo delle nuove linee guida che la riforma Scuola dovrebbe contenere, anche se le iniscrezioni non mancano: revisione delle supplenze; valorizzazione del merito e abbandono del precariato; sponsor privati e aperture alle scuole paritarie; organico funzionale a livello di istituto e/o di area territoriale.
L’argomento centrale della riforma dovrebbe essere sicuramente quello delle assunzioni: dovrebbero arrivarne almeno 100mila, ancora non è chiaro se diluiti nell’arco di 3 anni o in un’unica soluzione.
Angela Scalisi

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