Priorità fondamentali e petizioni on line, quando il gatto diventa il tuo migliore amico


Nell’era dei social il limite fra le priorità reali e fittizie è sempre più labile. Si assiste quotidianamente al sorgere di raccolte firme e petizioni anche per le più frivole delle iniziative assunte però al ruolo di dogmi universali di alta etica e di alta morale.

L’antropomorfismo auspicato ed estremizzato dagli amanti degli animali può essere un esempio.

Daven Rodriguez, studente al terzo anno della High School di Schenectady di New York, da qualche giorno sta cercando di sensibilizzare i suoi colleghi universitari e non solo sulla delicata ed annosa questione inerente “l’amore incondizionato dei propri animali”.

Nello specifico lo studente americano vorrebbe poter usare la foto che lo ritrae con il suo gatto come immagine ufficiale da inserire nell’annuario scolastico. L’accademia si è però dimostrata avversa all’iniziativa.

“Non voglio entrare nell’annuario con il generico  ‘I-look-like-everyone-else’” sentenzia il giovane e continua la sua dichiarazione ai microfoni del quotidiano Daily Gazette “Io volevo che il mio look fosse il migliore! E soltanto la sua presenza può renderlo possibile!”

Rodriguez parla del suo gatto quasi come se fosse il suo miglior amico, ma conosciamolo meglio. Il suo amato felino si chiama Mr. Bigglesworth, ha 16 anni e il suo pelo è grigio e lungo.

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A rigor di logica bisognerebbe portare all’attenzione che in uno scatto ufficiale non si può essere immortalati affianco al proprio miglior amico, quindi perché farlo con il proprio gatto, che viene ritenuto come tale?

Sicuramente le polemiche non si placheranno facilmente, gli estremisti tacceranno questa come giusta causa da sposare e portare avanti, i cinici si defileranno stanchi della superficialità verso cui il genere umano sta spudoratamente precipitando

Alessia Aleo

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