Sorpresa! Produrre idrogeno a basso costo si può


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Ad oggi l’idrogeno può essere annoverato tra i combustibili fossili perché viene estratto sfruttando vari processi dal gas naturale. L’obiettivo principale è quello di poter ricaricare le pile a combustibile impiegate nei mezzi di trasporto ottenendo le molecole di idrogeno dalla scissione di quelle di acqua dall’impiego dell’elettrolisi a basso costo.

Sin dagli studi scolastici siamo a conoscenza del principio fisico secondo cui basta immergere in acqua pura due elettrodi attraversati da una corrente elettrica affinché l’acqua si scinda in idrogeno ed ossigeno. Durante l’elettrolisi l’idrogeno si raccoglie al catodo o elettrodo negativo e l’ossigeno si posiziona intorno all’anodo o elettrodo positivo. Il guaio è che questo procedimento sembrava essere efficiente con le basse tensioni solamente nel caso in cui si utilizzassero  elettrodi in materiali preziosi e piuttosto rari: platino e iridio. Non è possibile evitare il loro deterioramento; dunque era ed è indispensabile trovare dei sostituti che pur mantenendo le caratteristiche in termini di efficienza e stato di funzionamento possano essere facilmente reperibili. Traducendo possiamo affermare che si punta ad abbassare i costi del processo.

La sorpresa è giunta da Hongie Dai e colleghi scienziati, della Stanford University, i quali sono riusciti ad ottenere idrogeno, con la medesima elettrolisi a basso voltaggio, usando dei semplici elettrodi in nichel e ferro rilevando, per di più, una efficienza superiore perché viene sfruttata solo la corrente di una pila stilo. Cosa, allora, non va? Come è possibile leggere sull’ultimo numero della rivista Nature Communication il principio fisico o chimico sul quale si basano i dati raggiunti è ancora quasi del tutto sconosciuto agli studiosi. È ancora tutto da scoprire e ciò potrebbe comportare un notevole sviluppo di tale tecnologia che indirizzerebbe il progresso verso lo sfruttamento di questa energia rinnovabile. La tecnologia basata su questa scoperta potrebbe portare ad un vertiginoso risparmio in termini di spese di corrente elettrica e metalli preziosi.

 

Paolo Licciardello

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