Scrittura da mancini o da ambidestri, scrittura stretta, minuta e timida o ampia, tondeggiante ed espressiva, caratteri calligrafici lineari o tortuosi: tante le caratteristiche che possono contraddistinguere una grafia a mano e con essa la personalità di chi scrive, ma quante di queste continueranno ad avere un’effettiva valenza in una società sempre più legata a strumenti tecnologici che incoraggiano e puntano alla completa digitalizzazione di ogni forma di comunicazione pubblica e privata? Questo è il probabile quesito al quale i designer ed architetti dello studio A/R Studio hanno trovato come risposta l’ideazione dei Not-Books. Dopo essersi distinti per molti altri progetti, come il ‘Pain-Brut’ (pane armato),’ Le ricette del Designer’ o il ‘Cucù mirror’, che gli son valsi diversi riconoscimenti e la nomina a Giovani Designer dell’anno da Elle Decor Italia, Antigone Acconci e Riccardo Bastiani (fondatori dello studio A/R), sono senza dubbio riusciti a dimostrare ancora una volta le loro capacità e originalità tramite questi taccuini.
Già dal nome, letteralmente ‘Non-Libri’, si nota il sarcastico riferimento ma allo stesso tempo distacco dai mezzi tecnologici, ma anche dai libri così come storicamente intesi, perché è proprio la volontà di questi ‘quaderni’ di rappresentare una ‘rottura delle righe’ canoniche per lasciare spazio a configurazioni insolite capaci, però, di riflettere le diverse personalità degli scrivani. Essendo più che altro mezzo di sfogo di una scrittura a mano come strumento di espressione privata, intima e riservata, i Not-Books superano con disinvoltura lo standard imposto dei quadretti e delle righe e propongono cinque nuove conformazioni:





Acquistabili presso lo studio di progettazione, hanno inoltre anche un costo non eccessivo di 8 euro l’uno.
Valeria Rita Torrisi






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