Nonostante Bruxelles abbia detto SI alle correzioni del deficit dello 0,3% che il Ministro dell’economia e delle finanze, Pietro Carlo Padoan Padoan, ha proposto a seguito delle preoccupazioni espresse dall’Ue, con una nota ufficiale – che ha coinvolto anche altri Stati Europei – sulla strategia di bilancio dell’Italia come programmata nella Nuova Legge di Stabilità, la partita non è ancora chiusa. La Commissione Europea, infatti, ci ammonisce, ricordandoci che le prossime settimane saranno un banco di prova, in quanto sarà valutato attentamente, anche alla luce delle previsioni economiche di autunno, il dettaglio delle misure contenute nel provvedimento.
Il SI DEFINITIVO, si ci sarà, arriverà solo entro la fine di novembre.
È lo stesso commissario agli Affari economici, Jyrki Katainen, a non escludere che possano essere indicate al Nostro Governo ulteriori modifiche e correzioni. «Il fatto che non abbia riscontrato serie deviazioni dalle regole del Patto, non significa che i piani lo rispettano appieno, non pregiudica la nostra analisi finale e non esclude che la Commissione possa adottare procedure nell’ambito del Patto»: queste le parole di Katainen. L’Italia sta facendo cambiamenti importanti, ora bisogna vedere se saranno attuati – prosegue il Commissario ricordando anche che – La congiuntura non evita il rischio di sanzioni. La situazione economica è cambiata in quest’ultimo anno, ma non possiamo cambiare retrospettivamente gli impegni quindi non cambiamo le regole per quest’anno, e se mi chiede se i Paesi eviteranno sanzioni per quest’anno a causa delle prospettive cambiate, la risposta è no».
L’iter di approvazione del disegno di legge di stabilità per il 2015 non è, dunque, concluso: dopo l’esame delle Camere, il testo dovrà ripassare sotto il torchio della Commissione Europa.
Angela Scalisi







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