ISSpresso, il caffè nello spazio con l’astronauta Samantha Cristoforetti


SAMANTHA-CRISTOFORETTI-450-x-383Una macchina per espresso tutta italiana tra i bagagli tecnologici della prima astronauta connazionale nello spazio.

La Cristoforetti porterà una calda e profumata bevanda agli abitanti della Stazione Spaziale Internazionale.

L’assenza di gravità non sarà un problema per il caffè made in Italy perché i progettisti della ISSpresso, che appartengo alle due società Lavazza e Argoten, hanno superato gli ostacoli derivanti dai principi della meccanica dei fluidi; questi nello spazio, come si può immaginare, hanno un comportamento differente e per tale motivo risultano difficili da lavorare.

La Argoten è specializzata nella progettazione e realizzazione di apparecchiature aeronautiche e spaziali per tutto ciò che riguarda la preparazione dei cibi per gli astronauti. In questa loro ultima avventura hanno dovuto seguire specifiche restrittive come da loro stessi dichiarato: “ISSpresso è una sfida tecnologica che segue in tutto e per tutto le severe specifiche tecniche e misure di sicurezza che l’Agenzia spaziale italiana ci ha imposto”.

La nostra Samantha Cristoforetti sarà lieta di poter offrire, una volta giunta a bordo della ISS con l’ausilio della navicella Soyuz, un caffè, come solo gli italiani lo sanno fare, ai suoi compagni di viaggio: l’americano Terry Virts e il russo Anton Chkaplerov, e agli sopiti già orbitanti a bordo della Stazione: l’americano Barry Wilmore e i russi Alexandre Samokoutaïeve Elena Serova.

Sulla Stazione Spaziale non c’è di che annoiarsi, ne siamo certi, e se mai dovesse scappare uno sbadiglio ci sarà tempo fino a maggio del 2015, mese in cui la Cristoforetti concluderà il suo soggiorno nello spazio, per consumare le cialde messe a disposizione dai responsabili ai rifornimenti.

 

Paolo Licciardello

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