Via libera dopo una lunga maratona notturna al maxi-emendamento alla legge di stabilità. La manovra torna dunque alla Camera.
Tra le novità più importanti: il blocco della Tasi; il congelamento del canone Rai nel 2015; il credito d’imposta Irap per gli autonomi; il bonus per i fondi pensione e per le casse di previdenza da utilizzare per gli investimenti; l’anticipo della gara di aggiudicazione del gioco del Lotto; le nuove regole sulla tassazione oltre a nuove regole sul patto di stabilità interno per gli enti territoriali; la proroga del 55% per le ristrutturazioni e del 65% per il risparmio energetico; la conferma del bonus Irpef da 80 euro anche nel 2015 e detrazioni per le famiglie numerose; la liquidazione del Tfr su base volontaria nella seconda metà del prossimo anno; la cancellazione per tre anni dei contributi per le nuove assunzioni.
Le modifiche apportate con il maxiemendamento non toccano sostanzialmente i saldi in quanto “le modifiche al disegno di legge di stabilità 2015 apportate sono sostanzialmente neutrali sul saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e sugli altri saldi di finanza pubblica”- cosi spiega il comunicato finale del Consiglio dei ministri.
Proteste accese dalle opposizioni che hanno accusato il governo di aver presentato un testo pieno di errori e sul piede di guerra anche i sindacati che minacciando di continuare l’occupazione delle Province e sottolineano come “i pesanti tagli” previsti dalla nuova legge comportino il rischio di esuberi per 20mila lavoratori a tempo indeterminato e il licenziamento per oltre 2mila precari.
La replica e le rassicurazioni di Delrio non si sono fatte attendere: “Il personale delle province non rimarrà per strada ma verrà assorbito tramite blocco di tutte le assunzioni in tutte le amministrazioni dello Stato e affini. Nel maxiemendamento alla legge di stabilità –prosegue il Ministro- ci sarà un elemento di certezza e non d’incertezza come qualcuno ha erroneamente sottolineato”.
Angela Scalisi







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