Ciao Italia, una generazione in fuga


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La crisi e la disoccupazione continuano a flagellare l’Italia e portano ad una costante e non troppo lenta migrazione verso l’estero. Sono 94.126 gli italiani che si sono trasferiti fuori dai confini nazionali lo scorso anno, ben 15.000 in più rispetto al 2012 con un’evidente variazione che oscilla fino a toccare il 16,1%. Dati che ci devono portare ad una profonda riflessione e ad un’analisi logistica mirata. Infatti, i flussi d’ingresso nel nostro Paese da parte dei lavoratori stranieri immigrati rimane molto più bassa e non riesce a compensare questo ammanco umano.  

Grazie alle inchieste di Acicastello Informa abbiamo intervistato numerosi conterranei che sono emigrati. Coraggio e paura, speranza e incertezza diventano parte inscindibile di un calderone emozionale che vede protagonisti i migranti versione 2.0; sono soprattutto giovani, hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 e sognano di poter acquistare “nuove possibilità” all’estero, quelle stesse possibilità, opportunità e prospettive future che il nostro Paese non riesce ad offrire.

Le festività natalizie coincidono con i bilanci di fine anno e gli elementi per cercare di arginare questo flusso d’emigrazione continuo sono presenti. Ma fino a quando  non verrà restituita la celebre dignità lavorativa questa variante costruttiva, questa diga metaforica, non verrà mai eretta.

Arrivano direttamente dai Social gli auguri della Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini: «Ai nostri giovani che vogliono riprendersi il futuro, ai lavoratori onesti e dignitosi, ai disoccupati che non si danno per vinti, alle donne che si affermano e a quelle che sono in difficoltà, ad anziani e pensionati custodi della memoria e collante delle nostre comunità, ai ricercatori e agli studiosi che ci proiettano in avanti con nuove idee, agli imprenditori che non mollano, alle forze armate e dell’ordine che salvano vite e ci proteggono, ai volontari del grande esercito invisibile della solidarietà, a chi ha sbagliato e cerca di risollevarsi, alle persone che non possono vivere liberamente i propri sentimenti e che lottano per affermare i propri diritti, ai disabili anche loro protagonisti e non figuranti, ai migranti in partenza e in arrivo che ci aprono al mondo, ai politici e rappresentanti delle istituzioni che non fanno notizia ma lavorano per il bene comune,a tutti voi i miei più sentiti auguri di buone feste e buon anno nuovo.»

A conti fatti nel mondo sono ben 4.482.115 i cittadini italiani residenti all’estero, in assoluto l’aumento rispetto al 2013 è di quasi 141 mila nuove iscrizioni, il 3,1 per cento nell’ultimo anno. La maggior parte delle iscrizioni sono per espatrio (2.379.977) e, solo dopo, per nascita (1.747.409). Dietro questi numeri ci sono dei volti, che probabilmente per questo Natale e questo Capodanno non potranno tornare a casa per abbracciare i cari rimasti in Italia.

Alessia Aleo   

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