L’Esa punta alla velocità supersonica per gli aerei di linea


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Sogni, sogni e ancora sogni che possono diventare realtà. È pur vero che grandi conquiste scientifiche e tecnologiche sono proprio derivate da una sorta di onirica inventiva che tutti abbiamo ma che poche volte riusciamo a soddisfare. C’era una volta il Concorde, un aereo con propulsore supersonico in grado di raggiungere velocità vertiginose che faceva la spola tra Pargi, Londra e New York, i cui biglietti costavano uno sproposito anche a causa degli elevati costi di manutenzione ed utilizzo. Ahimè questo simbolo della modernità è andato in pensione da tempo per molteplici motivi ma dalla sede britannica delle Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, sono state confermate le voci riguardanti l’inizio dei lavori di costruzione di un nuovo motore per velivoli supersonici in grado di coprire la distanza tra Londra e Sydney in quattro ore, rivoluzionando ancora una volta i trasporti di passeggeri nei viaggi intercontinentali. Oggi si impiegano circa 23 ore di volo con scalo per raggiungere la metropoli australiana, in passato si è cercato di ridurre il tempo di traversata con voli sperimentali sfruttando le capacità del boeing 747-438 risparmiando solo tre ore.

Boeing 747-438 - Qantas (VH-OJR)

Il progetto è ancora in alto mare, i fondi non bastano e per tale motivo l’Esa ricerca finanziamenti per accelerare la sperimentazione e la fase di test che comunque non potrebbe essere inferiore a tre anni. Il problema dunque sembra essere sempre lo stesso: il denaro. Quello dell’Esa non è l’unico programma incentrato sulla propulsione supersonica; già molti tra privati inglesi ed americani puntano a costruire nuovi motori per ali dal design avveniristico. L’obiettivo? Raggiungere Icaro potrebbe non essere l’unico scopo.

 

Paolo Licciardello

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