Il curioso legame tra cioccolato e premi Nobel


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A sentirlo si stenta a crederci. Quella che sembra una falsa giustificazione per chi non riesce ad uscire dal giro di dipendenza dal cioccolato, è in realtà fondata su basi più che reali.

Parliamo di uno studio pubblicato su una delle più importanti riviste mediche del mondo, il New England Journal of Medicine. Nella ricerca “Chocolate consumption, cognitive function and Nobel laureatesFranz H. Messerli della Columbia University di New York mette in correlazione il consumo di cioccolato di una nazione e il numero di premi Nobel vinti dai cittadini di quella nazione.

Dallo studio si evince che il paese numero uno consumatore di cioccolata (con 30 kg per persona l’anno), la Svizzera, è anche, casualmente, quello che ha ottenuto più vittorie in “campo Nobel”. Il consumo di questo prodotto viene quindi associato alla proliferazione dei premi.

Che il consumo di cioccolato faccia bene al cervello non è una novità, lo asseriscono da sempre gli scienziati. Così il dottor Messerli riporta prove evidenti sul fatto che i flavonoli contenuti in quello fondente, ma anche nel tè verde e nel vino rosso, possono favorire “il rallentare o addirittura l’invertire del declino mentale legato all’età”.

Non sarà il cioccolato a rendere le persone intelligenti, bensì le persone intelligenti a sfruttare i suoi benefici e le sue proprietà, che agevolano il miglioramento delle capacità cognitive, consumandone quantità maggiori per avere più probabilità di vincere un premio Nobel.

 

(fonte: La Stampa)

 

Eleonora Mirabile

 

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