Condannato l’ex fidanzato di Lucia Annibali


La violenza sulle donne è un tema scottante. L’emancipazione femminile gioca un duplice ruolo nelle dinamiche sociali odierne, difatti, è più facile denunciare le angherie, psicologiche e fisiche, rispetto al decennio precedente, ma è anche questa stessa libertàl, giustamente conquistata e bramata da parte delle donne, una delle maggiori concause scatenati delle psicosi in soggetti violenti e disturbati.

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Qualche settimana addietro, i maggiori giornali internazionali avevano raccontato l’ennesima storia di violenza. La sfortunata protagonista è Katie Piper, modella e presentatrice inglese, sfreggiata cinque anni fa con l’acido dall’ex fidanzato Daniel Lynch. Il coraggio e la volontà di rivalsa hanno caratterizzato il suo percorso successivo. La donna, successivamente all’incidente, ha subito numerosi interventi, ambendo a diventare nuovamente bella. Oggi è incinta e felice e in una delle sue ultime dichiarazioni ha detto: «Ho sempre saputo di volere un figlio ma, dopo tutto quello che è successo, non credevo fosse più possibile» le sue parole. Le sue parole, semplici ed emozionati, sono la dimostrazione che un futuro è possibile, sono la testimonianza di quanto, nonostante tutto, la forza di volontà sia importante.

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In Italia, caso emblematico, è quello di Lucia Annibali. In questi giorni è anche arrivata la sentenza definitiva. Infatti, la Corte d’appello di Ancona ha confermato la condanna a 20 anni di reclusione per Luca Varani, ritenuto il mandante dell’agguato con l’acido a Lucia Annibali, l’avvocatessa di Urbino sfregiata il 16 aprile 2013 da due sicari albanesi. Per Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj, i due esecutori assoldati per vendetta “amorosa”, la pena è stata invece ridotta da 14 a 12 anni. Varani, ex della Annibali, è stato riconosciuto colpevole di tutte le accuse: tentato omicidio, lesioni gravissime e stalking.

Alessia Aleo

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