“Alla fine si parla proprio di loro, dei film. Non importa quanto siano costati, quanto abbiano fatto al botteghino, il potere della storia delle loro idee raccontate. Solo una delle pellicole candidate vincerà come miglior film questa sera, ma questi film vivranno per sempre perché hanno toccato qualcosa in noi che li abbiamo visti…” così Sean Penn annuncia il vincitore dell’Oscar come miglior film dell’87° edizione: “Birdman” di Alejandro Gonzàles Inàrritu. Su nove nomination il film del regista messicano si è aggiudicato 4 Oscar, oltre quello come miglior film sono state premiate la sceneggiatura originale, la fotografia e la regia. Si può dunque asserire che l’Academy sia stata coerente nella scelta (non sempre correlata negli anni) tra miglior regista e miglior film. Birdman o l’imprevedibile virtù dell’ignoranza si avvale di un cast importante, che comprende Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Naomi Watts, per descrivere il ritratto di un attore tormentato intenzionato a rilanciare la sua carriera e a dimostrare di essere di più del suo passato da supereroe da blockbuster.
A parità di Oscar si piazza il rocambolesco “Gran Budapest Hotel”, vincitore del Golden Globe come miglior commedia, con ben 4 premi che lo vedono trionfante in diverse categorie tecniche: miglior trucco, miglior costumi (premio all’italiana Milena Canonero che colleziona la sua quarta “statuetta” nel corso della sua carriera), miglior colonna sonora e miglior scenografia.
Per quanto riguarda gli attori sono state premiate le performance di Julianne Moore, nelle vesti di un’insegnante colpita dall’Alzheimer in “Still Alice”, e quella di Eddie Redmayne che ha interpretato lo straordinario percorso dell’astrofisico Stephen Hawking ne “La teoria del tutto”, entrambi nella categoria come miglior attore. Gli attori non protagonisti ad aver vinto l’Oscar sono stati invece Patricia Arquette (“Boyhood”) e J.K. Simmons (“Whiplash”) alla sua prima nomination (nonostante una lunga carriera) e prima vittoria.
“Interstellar” è stato catalogato tra i grandi snobbati della premiazione, aggiudicandosi soltanto un Oscar come migliori effetti speciali, insieme al discusso film di Clint Eastwood, “American Sniper”, a cui è stato consegnato l’Oscar per gli effetti sonori.
Nel momento in memoriam, dedicato alle straordinarie personalità del mondo del cinema spentesi nel corso dell’ultimo anno, è apparso in rassegna anche il nome della nostra splendida Virna Lisi, accanto a tanti nomi indimenticabili tra cui Robin Williams e Gabriel Garçia Marquez.
Un’altro fra momenti più alti della serata, e sicuramente il più emozionante, è stato l’esibizione del duo John Legend e Common nel brano rap-gospel “Glory” composta per il film “Selma”. Ispirata alla marcia per il Movimento dei Diritti Civili del 1965 indetta da Martin Luther King, oltre ad aver vinto l’Oscar come miglior canzone si è meritata una standing ovation e tante lacrime di commozione nei volti dei grandi ospiti.
Miglior film:
Birdman di Alejandro González Iñárritu
Migliore regia
Alejandro G. Iñàrritu per Birdman
Migliore attrice protagonista
Julianne Moore in Still Alice
Migliore attore protagonista
Eddie Redmayne in La teoria del tutto
Migliore attrice non protagonista
Patricia Arquette in Boyhood
Migliore attore non protagonista
J.K. Simmons in Whiplash
Miglior film d’animazione
Big Hero 6, Don Hall, Chris Williams e Roy Conli
Miglior film straniero
Ida di Paweł Pawlikowski (Polonia)
Migliore sceneggiatura originale
Alejandro G. Inarritu, Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris, Jr. & Armando Bo per Birdman
Migliore sceneggiatura non originale
Graham Moore per The Imitation Game
Miglior fotografia
Emmanuel Lubezki per Birdman
Migliori effetti visivi
Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher per Interstellar
Migliore scenografia
Adam Stockhausen (Production Design); Anna Pinnock (Set Decoration) per Grand Budapest Hotel
Miglior montaggio
Tom Cross per Whiplash
Miglior make-up
Frances Hannon e Mark Coulier per Grand Budapest Hotel
Migliore colonna sonora originale
Alexandre Desplat per Grand Budapest Hotel
Migliori effetti sonori
Alan Robert Murray e Bub Asman per American Sniper
Miglior montaggio sonoro
Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley per Whiplash
Migliori costumi
Milena Cannonero per Grand Budapest Hotel
Migliore canzone originale
“Glory” da Selma – La strada per la libertà: musica e parole John Stephens e Lonnie Lynn
Migliore documentario
CitizenFour di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy e Dirk Wilutzky
Miglior cortometraggio
The Phone Call di Mat Kirkby e James Lucas
Miglior cortometraggio animato
Feast di Patrick Osborne e Kristina Reed
Miglior corto documentario
Crisis Hotline: Veterans Press 1 di Ellen Goosenberg Kent e Dana Perry.
Eleonora Mirabile







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