Una nota canzoncina che ha accompagnato e accompagna l’infanzia di bambini appartenenti a diverse generazioni dice: “per fare tutto ci vuole un fiore”. Il fiore, nell’immaginario collettivo, simboleggia abbondanza e fecondità e ha ispirato da sempre poeti, scrittori e pittori. Tutto ciò che è meraviglioso viene paragonato ad un fiore, per materializzare un sentimento meraviglioso si dona un fiore.
Il fiore è l’emblema della “filosofia del meraviglioso” che vede nella natura la sua massima espressione.
Spesso parlo ai miei alunni della filosofia…altro non è, loro sanno benissimo, amore per il sapere. E la “filosofia del meraviglioso”? È ricondurre i bambini alla scoperta conoscitiva ed emotiva del meraviglioso. Dovere (e missione) di noi insegnanti è far riscoprire alle bambine e ai bambini di oggi valori imprescindibili per una crescita e una formazione intellettuale solida come: la calma, la curiosità, l’attenzione e la volontà di accogliere come straordinarie anche le azioni più semplici e apparentemente scontate del quotidiano.
La società odierna è bombardata dai media i quali purtroppo diffondono quotidianamente inquietanti notizie di cronaca. Tutto questo contribuisce ad innescare nelle famiglie e soprattutto nei bambini stati d’animo dominati da angoscia, paura, apatia, demotivazione, sfiducia e indifferenza. Siamo tutti più abituati a dare per scontato che ad apprezzare. Spesso i bambini di oggi ottengono tutto ciò che desiderano con estrema facilità, sono riempiti di giocattoli e regali che perlopiù non sono necessari; ciò suscita in loro una gioia effimera che dopo pochissimo tempo si trasforma in desiderio di possedere qualche altra cosa materiale: un entusiasmo passeggero che sottrae loro “il desiderio di desiderare”.
Contrapponiamo quindi alla “filosofia dello scontato” che ahimè oggi ci domina, la “filosofia del meraviglioso” per insegnare ai bambini a vivere pienamente ogni piccola grande esperienza quotidiana con stupore e incanto…standoci dentro con tutti e cinque i sensi e assaporandone ogni emozione.
Possedere dei colori con i quali realizzare dei disegni non deve essere inteso come un fatto scontato…osservare in un giardino i cambiamenti stagionali, un fiore che spunta o un albero che si dirama nel cielo sono eventi del meraviglioso che come tali devono essere recepiti e vissuti dai bambini esigendo tutta la loro attenzione e considerazione.
Camminare, correre, sentire i profumi, assaporare i cibi, manipolare, giocare, deve intanto rivestire un’importanza fondamentale per noi insegnanti e, di riflesso, per nostra precisa volontà, anche per le bambine e i bambini che abbiamo la fortuna di formare per la vita.
Fidatevi…
Ne verranno fuori degli entusiasti.
Parola di entusiasta!
Giusi Lo Bianco







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