Dopo un’estenuante riunione in Camera di Consiglio di circa 6 ore, nella nottata tra Lunedì e Martedì, i giudici della Corte Suprema della Cassazione hanno posto fine a una delle pagine più nere della storia del calcio italiano, ossia Calciopoli. I principali imputati, gli ex dirigenti della Juventus Moggi e Giraudo, nonchè l’ ex designatore arbitrale Pairetto e l’ex vicepresidente della FIGC Mazzini, sono stati prescritti dal reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Attenzione, prescrizione non vuol dire affatto assoluzione: l’organizzazione illecita c’e stata, ha operato e ha prodotto i suoi truffaldini frutti, checché ne dicano tutti coloro che l’hanno messa in piedi. Tra gli ex arbitri, i quali avevano rinunciato ad avvalersi della prescrizione, unico condannato è stato Massimo De Santis, che dovrà scontare i 12 mesi che gli era stati inflitti nei primi due gradi di giudizio. Assolti invece,con formula piena,Paolo Bertini e Antonio Dattilo. Una macchia indelebile, che ha ferito in modo netto e profondo chi ha a cuore le sorti del gioco più bello del mondo, una macchia che non potrà mai essere cancellata e dimenticata. Resta un po’ l’amaro in bocca per la mancata condanna di certi personaggi che hanno tentato di assassinare il calcio, salvati da uno strumento, la prescrizione, che troppe volte permette, a chi non lo meriterebbe, di farla franca: Moggi, Giraudo, Lotito, ma anche l’Inter, ritenuta colpevole nel 2011 dal procuratore federale Palazzi,iste di fatto rimasta impunita. Addio per sempre ‘ Calciopoli’, non ci mancherai affatto…
Daniele D’Alessandro
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