Dai dati forniti dal Sole 24 ore anche per le dichiarazioni fiscali 2014 (anno di riferimento 2013) San Gregorio di Catania è il 1° comune siciliano per reddito medio pro-capite Irpef e il 117° a livello nazionale con 24.139,32 € e un incremento del 2.2% rispetto al 2012.
Le classifiche che da oltre un decennio vedono prevalere San Gregorio sono state intaccate pesantemente dalla crisi economica, basti pensare che nel 2008 si era raggiunto il massimo valore di sempre con un reddito pro-capite medio di 29.274,80.
Dalle tabelle Istat di suddivisione per fasce di reddito, con riferimento a San Gregorio si può facilmente osservare che sul territorio non vi sia la presenza di moltissime dichiarazioni con oltre i 100.000€, ma piuttosto si vede come la fascia che presenta il maggior numero di dichiarazioni, quasi mille, è quella con redditi tra i 26.000 euro e i 33.500 euro, questo dimostra come la classe media sia quella più presente, infatti, oltre il 55% delle dichiarazioni si trova nella fascia compresa tra 15 e 40 mila euro.
Cosa ha portato il comune di San Gregorio così in alto nelle classifiche in parte è da imputare alla posizione geografica che lo pone alle porte di Catania, ma lontano dal caos della città, facilmente raggiungibile dall’autostrada e dalla tangenziale. In parte ad alcune politiche costruttive che soprattutto tra gli anni ’70 e ’80 hanno fatto fare un balzo demografico raddoppiando la popolazione residente. Gli abitanti che allora vennero a insediarsi nei grandi complessi residenziali costruiti tra le vie xx settembre, via Colombo e sgroppillo e recentemente in zona ville del poggio erano ed sono gente abbiente che “fugge” dalla Città per trovare la tranquillità poco lontano.
Anche i prezzi medi delle abitazioni di € 2012€/mq, ci forniscono un dato utile all’analisi poiché sono i prezzi più alti di tutta la provincia di Catania. Questo fa si che la popolazione che viene ad abitare in San Gregorio necessariamente sia con reddito elevato.
Il Comune a livello economico gode di buona salute, rispetto al circondario, e riesce a fornire tutti i servizi necessari anche ai meno abbienti che sono stati tra i più colpiti dalla crisi.
Il livello di disoccupazione è basso intorno al 15 %, rispetto alla media regionale del 21%, ma anche in questo campo l’amministrazione riesce a fornire degli strumenti per aiutare gli inoccupati grazie al servizio civico rivolto ai giovani, che si aggiunge a quello rivolto agli anziani.
La tassazione generale è sotto la media dei paesi vicini, l’Imu sulla prima e seconda casa è al minimo, rispettivamente al 4 e 7,6 per cento; la tasi all’1,2 per mille contro il 2,5 di quasi tutto l’hinterland. L’addizionale comunale all’Irpef è nella media con una tassazione che va dallo 0,5% allo 0,8% in base alle fasce di reddito.
Giuseppe Giulio
Acicastello Informa 
Lascia un commento