Tricolore europeo: l’Italia s’è desta.‏


Finalmente possiamo dirlo a gran voce: l’Italia s’è desta, anche nelle competizioni europee. In Champions League la Juventus di Allegri passa il turno superando, nel doppio confronto, un Monaco mai domo nell’arco dei 180 minuti; in Europa League un grande Napoli liquida la pratica Wolfsburg a suon di gol, mentre la Fiorentina riesce ad avere la meglio della Dinamo Kiev, non senza poche difficoltà.

Dodici anni sono passati da quella Juventus che arrivava in finale di Champions League contro il Milan di Shevchenko e che vedeva allontanare dalle sue braccia la coppa dalle grandi orecchie, proprio nella lotteria dei rigori. Era un lontano 28 Maggio 2003, in quel tempio calcistico inglese diManchester chiamato “Old Trafford“. Adesso, a distanza di una buona dozzina d’anni di sofferenza per le vicende di un calcio non giocato, del purgatorio della serie B, della rinascita con i tre scudetti vinti in rapida e abbastanza agevole successione, la “Vecchia Signora” può ritornare a vestire l’abito da nobildonna e presentarsi al “Gran Galà delle due magnifiche coppie” con una rigenerata bellezza. Gli uomini di Allegri superano il turno grazie all’1-0 dell’andata allo Stadium ed il pareggio in casa francese per 0-0. “Chi bello vuole apparire…un po’ deve soffrire”, afferma un antico proverbio, infatti i monegaschi bianco-rossi hanno di che rammaricarsi nel doppio confronto: discutibile, all’andata, il fallo da rigore di Ricardo Carvalho su Morata che sembrava avvenuto fuori area, ma non per l’arbitro ceco Kralovec (ironia a parte); estenuante l’assalto alla porta di Buffon al St. Loius II del Principato di Monaco, dove i locali rintanano i bianconeri negli ultimi 20 metri, recriminando per il fallo di mano di Chiellini e per l’intervento a “panino” dello stesso e di Vidal in area su Kondogbia. “Tutto è bene quel che finisce bene”, ci sentiamo di sentenziare utilizzando un altro proverbio.
Azzurro più che mai è il Napoli di Benitez, capace di ipotecare il passaggio del turno già all’andata espugnando la Volkswagen Arena con un sonoro 1-4 rifilato ad un Wolfsburg che esce di scena non per propri demeriti, indubbiamente. Nel match di andata, grande la prestazione di Marek Hamsik(autore di una doppietta), oltre ad Higuain (autore del gol di apertura e dell’assist allo stesso “Marekiaro“) e Gabbiadini che firmano il poker partenopeo. Vana la rete dell’ex juventino Niklas Bendtner per il gol della bandiera dei tedeschi. La gara di ritorno, tuttavia, vede i “lupi” di Germania lottare su ogni pallone, con un approccio alla partita decisamente migliore rispetto al Napoli. Dopo un primo tempo con evidente supremazia bianco-verde conclusosi a reti inviolate, la partita subisce un’altalena di emozioni, a cominciare col gol di Callejon sul gran lancio di Higuain, passando per il raddoppio di Mertens (ancora su sponda del “Pipita“), per finire con la rimonta dei tedeschi firmata Klose e Perisic. Pareggio indolore per la squadra di Benitez che ritrova una semifinale dopo ben 26 anni.
Carattere Viola quello mostrato dalla Fiorentina nel suo doppio confronto contro gli ucraini della Dinamo Kiev. Dopo il prezioso 1-1 ottenuto all’Olimpico di Kiev, la squadra di Montella non abbassa la concentrazione nel ritorno a Firenze, mostrando di essere forse la “meno italiana” delle tre qualificate per mentalità e imposizione del proprio gioco. Al Franchi i gigliati creano un’occasione dopo l’altra, tirando per ben 20 volte e 10 all’interno dello specchio della porta. Il risultato li premia con un 2-0 che poteva assumere una consistenza ben diversa se avessero concretizzato maggiormente l’enorme mole di palle gol create. Fiorentina in semifinale di Europa League dopo 7 anni.
I sorteggi hanno emesso l’ultimo grido di verità: in Champions, la Juventus dovrà affrontare il Real Madrid di Carlo Ancelotti, una sfida col passato e nel passato, colorita da mille momenti emozionanti. L’altra semifinale vedrà, invece, Guardiola ed il suo Bayern Monaco fare i conti anch’egli col suo passato blaugrana, impreziosito dai suoi ben 13 trofei vinti col Barcellona. In Europa League, evitato lo scontro diretto fra le due italiane in gioco: il Napoli affronterà l’outsider Dnipro e la Fiorentina se la vedrà contro gli attuali detentori della scorsa edizione di questo torneo, ovvero il Siviglia.
Le speranze per le squadre italiane sono tante, i dubbi ancora di più, una cosa è certa…ne rimarrà solo uno. “Venghino, signori venghino! Che si aprano le danze!”.
di Pietro Santonocito

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