Schweppes TONIca!‏


Luca Toni

Racconta la storia di mille battaglie vinte, su campi da guerra, sull’onta delle rivolte popolane forgiate da propositi più o meno onorevoli. In un calcio che sa di essere un trofeo tra le genti comuni, si narrano poco le gesta delle genti che il calcio lo sono, in prima persona singolare e singolarmente artefici di battaglie morali vinte a suon di gol.

E’ la storia di Luca Toni, nato a Pavullo nel Frignano nel 1977 e cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Modena. I suoi “primi calci” hanno i tacchetti colore giallo-blu modenese in serie C1 nel 1994-95 passando, successivamente, per Empoli (serie B 96′-97), Fiorenzuola (serie C1 97′-98′) e Lodigiani (serie C1 98′-99′). Nella squadra romana fa la conoscenza della persona più importante per la sua vita professionale, l’allora ds Rinaldo Sagramola. Fu quello il momento in cui il talento dell’attaccante emiliano cominciò a sbocciare, profumando il mondo del calcio con 15 gol in 31 partite la serie C1.

L’approdo in serie A era scontato e avvenne con la casacca del Vicenza il 1° Ottobre 2000 in Milan-Vicenza 2-0, a 23 anni. Purtroppo per i veneti, neanche i suoi 9 gol in 31 partite riescono ad evitare la retrocessione in serie B a fine stagione. Ma un certo Carlo Mazzone seppe “vederci lungo” e volle a tutti i costi il giovane attaccante alla corte del suo Brescia. Trenta i miliardi spesi e acquisto più oneroso della storia dei lombardi, ripagati con 13 gol nella prima stagione e solo due gol nella seconda con un lungo infortunio per lui.

La sua consacrazione avviene nelle file del Palermo, con 30 gol in 45 partite e capocannoniere della serie cadetta 2003-2004. I suoi gol aiutano i rosanero a raggiungere la serie A e lo consacrano attaccante più prolifico della storia palermitana. Con i siciliani disputa anche la stagione successiva in serie A, condita di 20 gol in 35 partite e contribuendo significativamente ad aiutare la squadra a posizionarsi al sesto posto, valido per la Coppa UEFA.

Nel 2005 passa alla Fiorentina per 10 milioni di euro e non smentisce le attese. Con la maglia viola colleziona 71 presenze e 49 gol in due anni (05′-06′, 06′-07′), ottenendo un quarto posto con i gigliati (74 punti effettivi ma 44 i punti dopo Calciopoli), il record di gol in una sola stagione appartenente a Kurt Harmin e Gabriel Homar Batistuta e la scarpa d’oro (primo italiano a vincere questo trofeo).

Ma l’esperienza più importante è sicuramente il mondiale vinto nel 2006, con la doppietta ai quarti di finale nel 3-0 contro l’Ucraina del 30 Giugno e il suo grande lavoro di sacrificio per tutto l’arco della competizione. Diventa Campione del Mondo il 9 Luglio 2006 nella finale di Berlino vinta 6-4 contro la Francia e viene inserito nella lista All Stars dei migliori 23 giocatori del mondiale.

Il boom nel calcio internazionale lo raggiunge a 30 anni con la maglia del Bayern Monaco. Alla corte di Ottmar Hitzfeld il forte attaccante centrale si mette in mostra in parecchie occasioni, come nel 6-0 in coppa UEFA contro l’Aris Salonicco (quaterna di gol per lui) o per il gol allo scadere dei supplementari ai quarti di finale contro il Getafe (grazie al quale i bavaresi passarono in semifinale di Coppa UEFA). Con i tedeschi resta due anni e mezzo firmando 58 gol in 88 presenze e vince il titolo di Campione di Germania, il titolo di capocannoniere della Bundesliga (24 reti) e della Coppa UEFA (10 reti).

Da lì a poco segue un pellegrinaggio povero di gol verso mete come Roma, Genoa, Juventus, Al Nasr e il ritorno alla Fiorentina, con un computo globale di gol pari a 27 reti da Gennaio 2010 a Giugno 2012, fino all’approdo all’Hellas Verona nel Luglio 2013 con 20 gol in 34 presenze nella scorsa stagione e 18 gol nella stagione attuale ancora in corso…una ritrovata giovinezza alla venerante età di quasi 38 anni!

Un giocatore senza tempo, un uomo senza età. Un brindisi alla sua lunga vita calcistica, Schweppes TONIca! Alla tua salute!

di Pietro Santonocito

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