Padiglione Sicilia: dall’eccellenza Bio Mediterranea all’Organizzazione di Matrimoni Cinesi?

Sporcizia, infiltrazioni d’acqua e cattiva organizzazione hanno fatto si che l’apertura del padiglione Bio Mediterraneo presieduto dalla Sicilia si rivelasse un disastro. Dopo soli cinque giorni dall’inizio dell’evento più atteso degli ultimi anni il nostro padiglione si vedeva costretto a chiudere per mancata agibilità. Dopo il fallimento del Cluster Bio Mediterraneo e la guerra di colpevolizzazione tra le regioni Lombardia e Sicilia, arrivano Miss Bio Mediterraneo e le Nozze Cinesi. 

Due eventi previsti per agosto: l’elezione delle venti Miss Expo, una per ogni regione italiana, che cercheranno poi di conquistare la fascia di Miss Bio Mediterraneo ed infine diventeranno le finaliste di Miss Italia; per passare successivamente alle 100 coppie orientali che hanno deciso di festeggiare il matrimonio nella Piazzetta Sicilia. 

Concorso di bellezza e organizzazione di matrimoni, certo non facevano parte degli eventi previsti per Expo 2015, il cui tema sarebbe: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. 

L’assessore alle Attività Produttive della Regione Sicilia, Linda Vancheri, presenta i due eventi come una strategica opportunità data ai due Paesi, Italia e Cina, per far conoscere meglio la propria cultura. 

Le polemiche non mancano vista l’enorme cifra investita dalla regione. Sette milioni di euro per cosa? Sarebbe stato più opportuno investire quel denaro per sistemare le strade che cadono a pezzi per esempio?

Qualcuno inizia a tirarsi indietro. Il Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, ha dichiarato di voler ritirare il suo comune dal cluster ed ha chiesto alla regione il rimborso dei 7.500 euro elargiti per partecipare all’evento. 

La Sicilia è unica e bellissima, non merita di essere rappresentata nel peggiore dei modi. Di chi sia la colpa poco importa, degli organizzatori di Expo della Regione Lombardia o dei gestori siciliani del Padiglione, l’importante è far apparire l’Italia in tutta la bellezza delle sue Regioni, non di alcune e di altre meno, ma di tutte allo stesso modo. L’Italia quest’anno è protagonista di un evento mondiale ed è inconcepibile che un pezzo di quella Italia non sia presente all’evento come dovrebbe. 

Laura Ciancio