Sempre più difficile trovare qualcosa che spiazzi l’immaginazione collettiva nel tempo del tutto è concesso. Imporre la propria creatività, la propria immagine, il proprio talento corre oggi sul filo di un “my like”, di un followers su twitter, di un hashtag condiviso e “Cuoricinato” su instagram, di un blog personale che può avere più o meno successo e condivisioni, di un video tutorial su you-tube che può essere condiviso o anche sbeffeggiato.
“La moda ai tempi dei social” è una sfida aperta con i suoi pro e contro, fatta di immagini, colori e squarci che catturano l’estro creativo, il lavoro e la fatica di tutti coloro, giovani e meno giovani, che del proprio amore per l’arte, per la moda, delle proprie abilità manuali, della propria creatività non hanno fatto solo un hobby ma la loro ragione di vita. Forse è meno complicato di un tempo riuscire a farsi notare, ma non è certamente una cosa semplice. Ed ecco che scatta quella scintilla, quella idea che può portare a sfruttare i nuovi mezzi di comunicazione di massa per ottenere una qualche possibilità, un trampolino di lancio per realizzare le proprie aspettative di vita. Ti ritrovi cosi a pubblicizzare il tuo nuovo libro, il tuo nuovo corto, il tuo nuovo singolo, la tua nuova collezione di abiti, di gioielli, il tuo modo di essere su canali di informazione che molte volte lasciano il tempo che trovano.
Eppure provarci diventa fondamentale, perché se la vita normale continua secondo i modelli tradizionali, tra impegni e lavori che molte volte possono non essere nemmeno gratificanti, la stessa ci offre comunque la possibilità di ottimizzare i tempi e di utilizzare i nuovi strumenti informazione da cui siamo invasi e di cui molte volte non facciamo uso, ma abuso, per ottenere qualcosa in più.
Per me lo ammetto è molto piacevole seguire talenti emergenti soprattutto su instagram dove l’impatto visivo è tutto, dove i colori, gli accostamenti o anche semplicemente le pubblicazioni di squarci di pagine ingiallite che racchiudono molte volte storie incredibili in grado di portarti ai confini dell’universo, riescono a catturare la tua attenzione e molto volte anche il tuo interesse.
Un esempio semplice potrebbe rendere l’idea della forza del linguaggio non verbale di cui parlo: confezionare gioielli in casa o abiti. Non sono idee banali, perché richiedono una certa cura nella scelte dei materiali, nell’accostamento dei colori, nella scelta della presentazione, nel dare forma a quella che prima era solo un’idea, una sorta di materia grezza che nella sua unicità e particolarità di vita a qualcosa che riesca al contempo ad essere semplice nella sua intuitività, distinguendosi dalla massa senza diventare “pacchiana”.
La parola d’ordine diventa dunque “Non mollare”, avere voglia di fare e riuscire, nonostante tutti gli impegni quotidiani, a trovare il tempo per creare e per pubblicizzare, ma non svendere, le proprie idee.
Il “seguito” di utenti che cliccano un semplice mi piace, che chiedono creazioni su misura, che hanno il piacere di condividere il tuo lavoro e di incoraggiarlo pur non conoscendoti personalmente, di seguire i tuoi post, magari aspettando una nuova idea, una nuova creazione, non renderà magari più semplice la scalata verso il traguardo, verso l’obiettivo, ma sarà sicuramente un trampolino di lancio o comunque un modo per mettersi in gioco.
Va sicuramente fatto un applauso e vanno sostenuti a tutti coloro che ci provano, che continuano a credere nelle loro possibilità e che, nonostante i tempi non floridi, continuano tra un # ed una condivisione dritti per la loro strada perchè “La dignità dell’artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo” (Gilbert K. Chesterton).
Angela Scalisi
Acicastello Informa 
Lascia un commento