Da sconosciuti a eroi attraverso il cinema


Al pari della scrittura, il cinema ha la capacità di rendere eterni i personaggi rappresentati trasformandoli in veri e propri miti: si tratta del valore universale che sta alla base del grande potere di questo mezzo. Ma la vera magia sta nel riuscire a catapultare vite vere e storie reali nel mondo su pellicola, rendendole esempi di forza, successo e valore da cui trarre continua ispirazione.

La Repubblica elenca alcuni casi di film che hanno contribuito a far conoscere le storie eccezionali di uomini e donne che hanno fatto la differenza e che, tuttavia, senza una sceneggiatura adeguata non sarebbero diventate note al grande pubblico come lo sono oggi. Alcuni considerati dei geni indiscussi nel loro campo, altri etichettabili come “personaggi scomodi”, ma tutti sicuramente troppo poco glamour per meritarsi copertine e prime pagine nella loro contemporaneità.

milk

Harvey Milk è stato reso noto dal volto di Sean Penn, con un’interpretazione che gli valse l’Oscar come Miglior attore. Gus Van Sant ha realizzato nel 2008 il biopic “Milk” incentrato sulla vita del politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Harvey Milk, il primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti, fu assassinato nel 1978 insieme al Sindaco George Moscone da Dan White, un ex consigliere omofobo ed instabile.

la teoria del tutto

La figura del fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico Stephen Hawking viene celebrata in un film biografico degno di nota. “La Teoria del Tutto” (2014), magistralmente interpretato da Eddie Redmayne (Oscar come miglior attore) nei panni del protagonista, ripercorre la vita e la storia d’amore tra Stephen e Jane ostacolata dalla comparsa della malattia degenerativa che colpì lo studioso, conosciuto nel mondo per le sue teorie sui buchi neri e sull’origine dell’universo. L’atrofia muscolare non gli impedì, seppur costretto all’immobilità e a comunicare con un sintetizzatore vocale, di divenire un’icona popolare della scienza moderna.

david helfgott

Anche Geoffrey Rush si è aggiudicato l’Oscar personificando uno di quei grandi uomini che non avevano ancora conquistato la gloria che meritavano. Era il 1996 quando uscì “Shine”, il film sulla vita di David Helfgott, pianista australiano afflitto da infermità mentale. Tuttavia David, dopo il matrimonio con l’astrologa Gillian Murray, ha proseguito con una carriera di successo sia in Europa che in Australia per tutti gli anni ’80 e ’90, grazie alla quale approdò ad una precaria sanità mentale.

the imitation game

Alan Turing, colui che è considerato uno dei padri dell’informatica, è stato un matematico, logico e crittografo britannico. “The Imitation Game” (2014) è l’adattamento cinematografico diretto da Morten Tyldum della biografia del 1983 “Alan Touring. Storia di un engma”: fu uno dei più brillanti crittoanalisti che operavano in Inghilterra, durante la Seconda Guerra Mondiale, per decifrare i messaggi scambiati da diplomatici e militari delle Potenze dell’Asse. Grazie alla sua formalizzazione dei concetti di algoritmo e calcolo mediante la macchina di Turing, la quale ha svolto un ruolo significativo nella creazione del moderno computer, Alan Turing è comunemente considerato il padre dell’intelligenza artificiale (teorizzata da lui stesso negli anni ’30).

argo

Ben Affleck ha il merito di aver fatto amare e di aver portato sul grande schermo una storia non troppo conosciuta ai più fino al 2012, portando al successo internazionale il pluripremiato “Argo” come miglior film e regia, aggiudicandosi tre Oscar, due Golden Globe, quattro BAFTA e molti altri riconoscimenti di prestigio. Tratto dal libro di memorie “Master of disguise: my secret life in CIA” di Tony Mendez, ex agente dell’Intelligence statunitense, la pellicola è ambientata dopo la rivoluzione iraniana del 1979 e si concentra sul cosiddetto Canadian Caper, l’operazione congiunta tra Stati Uniti e Canada (ideata dallo stesso Mendez) per liberare gli ostaggi americani a Teheran.

miss potter

Miss Potter” (2006) di Chris Noonan prende il nome dalla sua protagonista Beatrix Potter (Renée Zellweger), la scrittrice e illustratrice famosa per i suoi libri per bambini. La storia, ambientata nella Londra di fine Ottocento, ripercorre la genesi della sua fervida immaginazione che la porterà a inventare storie fantastiche ispirate alla vita di campagna che tanto la affascinava: così riuscirà ad affermarsi come scrittrice di favole e a diventare il più importante progetto dell’editore Norman Warne, con il quale intreccerà un’intensa storia d’amore.

a beautiful mind

John Nash, matematico ed economista statunitense del novecento, vinse il Premio Nobel per l’economia nel 1994 ma divenne noto al grande pubblico anche per aver sofferto per lungo tempo di una grave forma di schizofrenia, ispirando la realizzazione del capolavoro “A Beautiful Mind” (2001). Il film, vincitore di quattro Oscar e altrettanti Golden Globe, narra la vita del matematico (Russell Crowe) in maniera un po’ romanzata rispetto alla realtà, concentrandosi sulla malattia sotto forma di delirio che portava il protagonista ad interloquire con personaggi immaginari e a sentirsi perseguitato dai russi (in realtà i deliri più ricorrenti riguardavano visioni di messaggi criptati provenienti da extraterrestri o spie russe ma anche deliri di onnipotenza che lo inducevano a credere di essere l’imperatore dell’Antartide piuttosto che il capo di un governo universale). Appena rientrato dalla Norvegia, dove si era recato per ritirare il Premio Abel, Nash è morto il 23 maggio 2015, insieme alla moglie Alicia Larde, a causa di un incidente stradale.

j.edgar

Edgar Hoover diventò per alcuni una sorta di eroe nazionale: fu direttore dell’FBI e lavorò per il Dipartimento di Giustizia per oltre mezzo secolo. Tra le sue grandi imprese vengono ricordate la lotta contro il gangsterismo (riuscì ad eliminare il “nemico pubblico numero uno” John Dillinger) e la scoperta, dopo quattro anni di indagini, del rapitore e assassino del figlio del famoso aviatore statunitense Charles Lindbergh. Clint Eastwood dirige Leonardo Di Caprio in “J. Edgar” (2011), raccontando la sua carriera dagli attacchi anarchici del 1919 fino al giorno della sua morte nel 1972, affrontando anche aspetti della sua vita privata. Il film si concentra su come Hoover sia riuscito a modificare radicalmente il metodo e i mezzi investigativi dell’FBI.

unbroken

Unbroken” di Angelina Jolie è un omaggio a Louis Zamperini scomparso nel 2014 all’età di 97 anni. Si tratta della trasposizione cinematografica del libro di Laura Hillenbrand sulla vera storia dell’atleta olimpico considerato un eroe di guerra; Zamperini fu infatti arruolato nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, come bombardiere nell’aviazione. Due anni più tardi, a causa di un incidente aereo, precipitò nell’Oceano Pacifico con il suo B-24 resistendo e sopravvivendo per 47 giorni fino a quando non fu catturato dalla marina giapponese e deportato in una prigione militare dove subì ogni tipo di tortura.

reinaldo arenas

Dopo aver passato una vita tormentata combattendo il regime di Fidel Castro, tra cui l’incarcerazione per la sua omosessualità apertamente dichiarata e la censura dei suoi lavori, Reinaldo Arenas riesce nell’impresa di abbandonare la sua patria. Lo scrittore cubano stabilitosi a New York fu tuttavia costretto a fare i conti con l’AIDS nel 1987. In quest’ultimo periodo si dedicò alla stesura della propria autobiografia intitolata “Prima che sia notte”, da cui fu tratto l’omonimo film nel 2000 interpretato da Javier Bardem.

the danish girl

The Danish Girl” di Tom Hooper, tratto dall’omonimo libro di David Ebershoff, racconta la storia dell’artista danese Lili Elbe, la prima transgender della storia. Nata maschio con il nome di Mogens Einar Wegener, è stata la prima persona in assoluto ad essersi sottoposta alla chirurgia di conversione sessuale, allora ancora sperimentale. Nel 1930 riuscì ad ottenere il riconoscimento legale del suo nuovo sesso e del cambio di nome. Il film è in fase di sviluppo e il ruolo di Lili verrà interpretato dal premio Oscar Eddie Redmayne.

 

 

(PhotoCredits: LaRepubblica.it)

Eleonora Mirabile

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