Conclusi i festeggiamenti in onore della Madonna degli Ammalati. Presentato il nuovo Parroco.

La rievocazione quinquennale in onore della Madonna degli Ammalati, compatrona di San Gregorio si è svolta nel migliore dei modi, grazie anche al meteo che ha concesso un altro scorcio d’estate.
La svelata del simulacro della Madonna in Chiesa Madre con la processione per l’offerta della cera da parte   delle Confraternite e dei Gruppi Parrocchiali  ha dato inizio alla Festa Granni.
Poi è stata la volta dell’uscita del simulacro della Madonna che ha attraversato i quartieri “Scala” e “Radiusu”, tirata da moltissimi bambini e accolta trionfalmente da tanti cittadini.
La domenica  è stato il giorno più importante che con la presenza dell’Arcivescovo Sua eccellenza Mons. Salvatore Gristina che ha presentato alla cittadinanza il nuovo Parroco Don Ezio Coco che succede al Salesiano Don Salvatore Scarpato. Con questo avvicendamento i Padri Salesiani lasciano dopo centovent’anni la reggenza della parrocchia Santa Maria degli Ammalati. I Salesiani resteranno comunque nell’Istituto Sacro Cuore di via Roma con le comunità di accoglienza.

L’Arcivescovo alla presenza delle Autorità Civili e Militari e di tutto il Comitato Festeggiamenti “San Gregorio Magno”, promotore dell’opera, ha benedetto la statua marmorea della Madonna degli Ammalati scolpita dallo scultore Vito Guardo. La Madonna, posta su un grande ceppo in pietra lavica, all’interno della villetta antistante il Municipio, volge lo sguardo e la sua benedizione verso la principale Via Umberto. I cittadini di San Gregorio sono fortemente votati al culto Mariano. Santa Maria degli Ammalati, infatti, non è l’unica che i fedeli di San Gregorio adorano. C’è anche la Madonna Immacolata con l’omonima chiesa al Piano.

In serata è continuata la processione del fercolo della Madonna che questa volta ha visitato i quartieri “Chianu” e “Chiazza” conclusosi con il rientro in Chiesa Madre accompagnato dai fuochi d’Artificio.

« Già dal mio insediamento – ha detto il sindaco, Carmelo Corsaro – ho stimolato e favorito il rifiorire di associazioni e club, soprattutto giovanili, per un profondo richiamo alla propria identità culturale. Senza la partecipazione di tutti questo sentimento unitario non potrebbe concretizzarsi. La Festa della Madonna lo incarna tutto. L’unità e la compattezza della mia Giunta e dei consiglieri di maggioranza – infine – mi permettono di lavorare in tal senso con molta serenità».

Giuseppe Giulio