La Movida Catanese


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Vi siete mai chiesti perché a noi del sud tutti i popoli del nord sembrano freddi?

É risaputo che le terre più sono calde e più le persone sono abituate a stare in ambienti aperti, sono socievoli, accoglienti e alimentano la movida. Più le città sono fredde e più gli abitanti sono costretti a stare rinchiusi nei locali, a spostarsi in fretta per non sentire freddo, a correre da un posto all’altro senza osservare con occhi ben aperti il posto in cui vivono, senza respirare a pieni polmoni l’aria che li circonda, diventando man mano sempre un po’ più freddi.

Se chiedete ad un catanese cosa abbia di speciale la sua città probabilmente vi dirà che è bella, ma Catania è molto più di questo, perché Catania è viva.

Per i suoi cittadini è normale, forse solo chi è abituato a viaggiare e a vedere altre città riesce a capire davvero quanto sia speciale. Una città in piena vita a tutte le ore del giorno e della notte. Piazza Vincenzo Bellini, Piazza Università, le piccole vie tra questi due grandi fulcri della movida notturna vengono riempite dai giovani in cerca di svago e di divertimento tutte le sere. La scalinata Alessi, da sempre crocevia della movida catanese, a pochi passi dal magnifico stile barocco di via Crociferi, circondata da locali piccoli, wine bar, pub multietnici e music club.

Duomo_Catania

Dopo le passeggiate nelle vie del centro, i gustosi drink, la buona cucina, la musica, le chiacchierate seduti all’aperto sotto le stelle anche in pieno inverno, generalmente la serata termina con un selz sorseggiato in piedi davanti al chiosco, il più antico è quello in ghisa in Piazza Vittorio Emanuele III, o una colazione alle prime luci del mattino in uno dei bar aperti tutta la notte, come per esempio da Aiello in Viale Vittorio Veneto.

Negli anni ’60, gli anni del boom, Catania era stata denominata “la Milano del Sud”, negli anni ’90 invece quando le strade del centro, prima deserte dopo le nove di sera a causa del coprifuoco perché considerate pericolose, ripresero ad accogliere fino a notte inoltrata migliaia di giovani, ma anche meno giovani, provenienti da tutte le aree limitrofe, anche grazie alle nuove licenze per bar, pub e ristoranti, Catania venne definita la “Barcellona della Sicilia orientale”.

Se non fosse per la corruzione, le raccomandazioni, il potere politico marcio e talvolta la mancanza di interesse da parte delle autorità, Catania non avrebbe nulla da invidiare a nessuna città del mondo. Catania è unica, va protetta, difesa, pulita, non abbandonata a se stessa e a chi vuole oscurare la sua luce occultandone le bellezze.

Non abbiamo bisogno dell’aglio importato dalla Cina o delle arance spagnole, abbiamo un’isola che potrebbe essere autosufficiente se i suoi cittadini lo volessero.

Catania è solare, energica, ti sorride, ti mette allegria sempre, anche quando sei triste ti aiuta ad affrontare i problemi.

Come dice la canzone di Castiglia, Catania benedice gli innamorati, si trucca e si pettina per i forestieri, Catania balla perché è felice. Se sia davvero o no “figghiozza d’o patri eternu” come la definisce il cantautore siciliano non lo so ma di una cosa sono sicura … Catania è magica!

Laura Ciancio

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