Il Fascicolo Sanitario Elettronico, informazione e privacy


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Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri contenente il regolamento per l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, firmato dal Ministero della Salute nel mese di settembre, è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il Fascicolo Sanitario Elettronico, non è altro che la raccolta dei dati e dei documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario, originati da eventi clinici passati e presenti, attinenti al singolo paziente. Scopo principale della sua istituzione non è altro che facilitare la gestione di ogni storia clinica in esso inserita, al fine di fornire la massima assistenza possibile, creando per di più un sistema che agevoli l’integrazione dei diversi settori sanitari, con lo scopo ultimo di migliorare attraverso l’integrazione delle informazioni tutte le attività di cura e assistenza.

Il nuovo regolamento consolida il sistema già introdotto dal Garante nel 2009 di condivisione dei dati sanitari di pazienti da parte di più strutture sanitarie, garantendo per l’appunto il rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali. Sarà, dunque, il paziente che dovrà prendere tutte le scelte, in quanto lo stesso sarà posto in condizione di scegliere se rendere o meno i suoi dati sanitari conoscibili da reparti e professionisti diversi da quelli che lo hanno già avuto in cura. Ovviamente una scelta in tal senso ha degli indubbi vantaggi, in quanto permette, da un alto, al paziente di disporre di tutta la sua storia clinica e, dall’altro, permette ad ogni medico che con lo stesso venga a contatto, di avere un ampio ventaglio di informazioni a sua disposizione.

Essendo tutto il sistema basato sul principio del consenso libero ed informato da parte dell’assistito, lo stesso detiene sempre il diritto di richiedere l’oscuramento di singoli eventi clinici o di tutti i dati contenuti nel suo fascicolo, potendo richiedere anche i dati identificativi dei medici e delle strutture che hanno consultato elettronicamente i suoi dati.

Ovviamente le gestione di un cosi ampio patrimonio di informazioni, richiede che i sistemi informatici delle strutture sanitarie vengano adeguati, anche e soprattutto al fine di evitare violazioni della privacy; violazioni  che se riscontate dal Garante nella sua attività di controllo saranno, come già preannunciato, pesantemente sanzionate dallo stesso organismo.

Angela Scalisi

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