XXXVI Anniversario Strage dei Caselli di San Gregorio


Le autorità civili, militari e religiose a fine manifestazione.
Le autorità civili, militari e religiose a fine manifestazione.

Si è svolta, lo scorso 10 novembre, nei pressi del casello autostradale la cerimonia in ricordo dei tre eroici carabinieri uccisi barbaramente in un agguato nel 1979. Alla presenza delle autorità è stata deposta una corona d’alloro sul monumento eretto a perenne ricordo della strage. I tre servitori dello Stato, il vicebrigadiere Giovanni Bellissima, 24 anni, e gli appuntati Salvatore Bologna, 41 anni, e Domenico Marrara, 50 anni, sono stati ricordati anche con una messa solenne celebrata nella chiesa Madre di San Gregorio da mons. Salvatore Genchi e dal parroco don Ezio Coco. Tra le numerose autorità civili e militari il sindaco del Comune di San Gregorio, Carmelo Corsaro, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Francesco Gargaro, il comandante della Compagnia di Gravina, tenente Martino Della Corte, il comandante della locale stazione dei carabinieri, luogotenente Antonio Maugeri, i figli dell’appuntato Marrara, Agata e Rosario. Fra i rappresentanti delle associazioni di carabinieri in congedo, liberi cittadini e rappresentanti del consiglio comunale di San Gregorio anche numerosi studenti degli istituti comprensivi “Savio” e “Purrello” di San Gregorio accompagnati dai loro insegnanti.

Il monumento in ricordo della strage
Il monumento in ricordo della strage

“Queste cerimonie vanno fatte per diversi motivi – ha sottolineato nel suo discorso in chiesa il colonnello Gargaro rivolgendosi soprattutto agli studenti presenti –, il fatto ha colpito non solo i tre servitori dello Stato che hanno perso la loro vita ma anche l’intera comunità; un agguato frutto della cattiveria e della malvagità umane. La memoria sia viva, durevole e forte – ha continuato – come la stessa pietra lavica di cui è composto il monumento che ricorda la strage di trentasei anni fa. Ciò che trionfa è il bene, l’onestà e la dignità di ogni uomo libero e onesto”.

La cerimonia nei pressi del casello autostradale di San Gregorio
La cerimonia nei pressi del casello autostradale di San Gregorio

A conclusione della cerimonia e dopo la lettura della preghiera del carabiniere è intervenuto anche il primo cittadino di San Gregorio, Carmelo Corsaro: “Siamo in dovere di trasmettere questi valori e questi messaggi ai giovani – ha detto – e siamo liberi di farlo. Ciò perché la legalità, la democrazia, è garantita dalle forze dell’ordine che operano costantemente affinché i cittadini vivano la loro vita con sicurezza e libertà”. 

Giuseppe Giulio

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