Terminato l’esame della commissione Bilancio del Senato dei ddl di bilancio e di stabilità, il governo ha anche superato la sfida della Fiducia posta sul maxiemendamento che prevede, per l’appunto, la nota di variazione al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 ed il triennio 2016-2018, con 164 sì, 116 no e 2 astenuti.
Ricapitolando: In base all’emendamento l’Iva sul pellet resta al 22%, mentre viene inserita una norma per consentire l’accesso da parte dei professionisti ai fondi strutturali europei FSE, FERS, POR e PON. Per le imprese in crisi, viene istituito un fondo per sostenere quelle che sono coinvolte nei fallimenti di altre aziende.
Questione casa, uno dei temi sempre più dibattuti: vengono incentivati attraverso la concessione di un’agevolazione fiscale sull’IMU, coloro che concedono le abitazioni in locazione a canone concordato, con agevolazioni anche per coloro che concedono le proprie abitazioni in comodato gratuito ad un parente, prevedendo l’esenzione dalla Tasi per le residenze – anche di cooperativa a proprietà indivisa – che vengono concesse agli studenti universitari. Anche i proprietari degli alloggi sociali, comprese le cooperative a proprietà indivisa, non pagheranno la Tasi.
Raddoppiato anche il tetto del bonus per l’acquisto di mobili previsto dalla legge di Stabilità per le giovani coppie che acquistano la prima casa. La soglia massima delle spese sostenute, su cui applicare la detrazione del 50%, sale da 8.000 a 16.000 euro. La detrazione andrà ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, per le spese sostenute nel 2016.
In tema di affitti, al fine di contrastare il fenomeno degli affitti in nero, viene previssta la nullità di ogni accordo diverso da quello che risulta in forma scritta, compresa anche e soprattutto la determinazione del canone. Vengono, inoltre, prorogate al 31 dicembre 2016 la detrazione al 65% per la riqualificazione energetica degli edifici, incluse le parti comuni degli edifici condominiali, la detrazione al 50% per le ristrutturazioni e per il connesso acquisto di mobili.
Per tutti i professionisti tecnici che hanno optato per il regime dei minimi negli ultimi anni rimane salva l’applicazione dei minimi al 5%. L’estensione a cinque anni complessivi della disciplina di vantaggio per le nuove attività, con la riduzione dell’aliquota al 5%, si applica, per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, anche ai soggetti che hanno iniziato una nuova attività nel 2015. La Legge conferma anche la soglia del 27% per l’aliquota contributiva dovuta dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps.
Per quanto riguarda gli imprenditori individuali che possiedono immobili strumentali, questi potranno optare, entro il 31 maggio 2016, per l’esclusione di tali beni dal patrimonio d’impresa mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8% della differenza tra il valore nominale degli immobili e il loro valore fiscale.
In merito al canone Rai, si pagherà con la bolletta elettrica in 10 rate mensili da 10 euro. Le eventuali maggiori entrate derivanti dall’inserimento in bolletta del canone saranno destinate “prioritariamente” all’innalzamento a 8.000 euro (dagli attuali 6.500) della soglia di reddito per l’esenzione dal pagamento del canone stesso in favore degli ultra-settantacinquenni.
Prorogati per il 2016 anche i voucher per il baby-sitting: le lavoratrici entro gli 11 mesi successivi al periodo post maternità, potranno usufruire, in alternativa alla prosecuzione del congedo, di un assegno di 600 euro mensili per un massimo di 6 mesi, quale contributo per le spese della babysitter.
Incremento di 25 milioni di euro del fondo per le scuole paritarie, mentre per concorrere alle spese sostenute per l’acquisto di libri di testo e altri contenuti didattici per la scuola dell’obbligo, sarà istituito un Fondo presso il ministero dell’Istruzione di 10 milioni per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018.
Quanto ai Caf, il taglio di risorse sarà nel 2016 di 40 milioni, mentre per il biennio 2017-2018 è prevista una riduzione dello stanziamento di 70 milioni per ciascun anno.
Bocciato infine l’innalzamento della soglia per le transazioni in contanti all’estero, il cui tetto resta di 1.000 euro.
La legge di stabilità è comunque «effettivamente espansiva», quanto meno questo è ciò che sostiene il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, il quale ha ribadito come «A legislazione vigente il deficit risulterebbe all’1,8% del Pil, mentre con la manovra l’indebitamento passa al 2,2% e, qualora venisse riconosciuta la clausola immigrazione, passerebbe dal 2,2% al 2,4%». Secondo Morando questa sarebbe «una manovra di svolta rispetto alle precedenti» perché ribalta «il rapporto tra i due termini del patto stabilità ». Quanto ai temi rimasti in sospeso, ossia quello attinente ai fondi aggiuntivi da destinare alla sicurezza ed al rafforzamento delle misure a favore del Sud, Morando ha confermato che il governo sul primo tema «intende promuovere un’iniziativa in raccordo con le forze di opposizione data la situazione che si è creata», mentre sul Mezzogiorno « il lavoro del Senato non sarà vanificato solo perché l’intervento si farà alla Camera», perché in pratica tutti i gruppi sono concordi nel proporre un rafforzamento della decontribuzione per i nuovi assunti e sul credito d’imposta per le imprese.
Angela Scalisi







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