Triennio 2016-2018: al via la riforma delle tariffe elettriche.


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Dal primo gennaio gli utenti italiani inizieranno a pagare in modo più equo per il consumo di elettricità, che si inizierà ad attagliersi a consumi più reali. L’intenzione, secondo il comunicato dell’Autorità per l’Energia, è quella di superare la vigente struttura progressiva delle tariffe di rete in modo tale che “dal gennaio 2018 ogni utente pagherà in modo equo per i servizi che utilizza”. Ecco dunque che prende il via la riforma delle tariffe elettriche che nell’arco del triennio dovrebbe interessare ben 30 milioni di utenti. La riforma delle tariffe, che recepisce la direttiva Ue n.27/2012 sull’efficienza energetica, mira in effetti a superare gradualmente l’attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e ha come principali obiettivi quello di sostenere la diffusione di consumi efficienti oggi penalizzati da costi eccessivi, la semplificazione e la trasparenza della bolletta, nonché di rendere più equa e realmente aderente ai costi dei servizi di rete la fatturazione dei consumi.

Dal 1° gennaio 2018, ossia quando la riforma dovrebbe aver raggiunto il suo apice, la tariffa di rete e quella per gli oneri di sistema, complessivamente oltre il 40% della bolletta, dovrebbero essere uguali per tutti e per ogni livello di consumo.

Ogni utente di conseguenza pagherà in modo equo per i servizi che utilizzerà e la gradualità permetterà di evitare eccessivi effetti, in termini di costi eccessivi, per chi oggi con l’attuale sistema per bassi consumi paga di meno:con la riforma infatti si pagherà il corrispettivo preciso per il servizio utilizzato. Per chi oggi invece consuma di più, come le famiglie numerose e chi abita in aree non metanizzate, ci sarà invece una sostanziale riduzione del sovra-costo. Per le famiglie bisognose, inoltre, l’Autorità ha previsto un ‘ammortizzatore’ che annullerà ogni possibile effetto negativo. Si tratta proprio di un bonus sociale di sconto, che con la riforma nel 2016 viene automaticamente potenziato dall’Authority senza che però subentri alcun aggravio di spesa per chi ne beneficerà. Il Garante ha anche sollecitato il Governo a rafforzare il bonus già previsto portandolo dall’attuale 20% fino al 35% di spesa.

La riforma, inoltre, dovrebbe dare un impulso nuovo verso l’uso di apparecchiature elettriche efficienti, come pompe di calore, auto elettriche o piastre a induzione, finora frenate – cosi si legge nella note del Garante- dagli eccessivi costi di utilizzo per la progressività della tariffa. Secondo le previsioni dello stesso, infatti, queste apparecchiature elettriche potranno sostituire altre fonti energetiche molto meno rinnovabili come gas o gpl, portando ad un ulteriore risparmio.

Angela Scalisi

 

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