La tutela del Made in Italy. Accordo che vale 100 milioni tra Monte dei Paschi di Siena e Conflavoro 


  

La parola d’ordine diventa “Made in Italy”. Alla riscoperta dei nostri prodotti, delle nostre materie prime e di una lavorazione a regola d’arte, la Banca Monte dei Paschi di Siena e la Conflavoro Pmi raggiungono un accordo per premiare e valorizzare il vero Made in Italy. I due enti hanno, infatti, firmato una convenzione e messo a disposizione ben 100 milioni di euro. Tali fondi sono destinati a coprire tutte le necessità finanziarie derivanti dalla gestione aziendale per le imprese che hanno la loro intera filiera produttiva in Italia. L’aiuto arriverà tramite la concessione di finanziamenti a medio lungo termine a condizioni dedicate, finanziamenti a breve termine per fronteggiare momentanee esigenze di liquidità, strumenti e servizi per l’internazionalizzazione dell’azienda, conti correnti, polizze assicurative calibrate sulle necessità delle singole aziende ed una serie di servizi dedicati ai dipendenti delle aziende affiliate; servizi che verranno offerti a condizioni vantaggiose in modo da aiutare effettivamente la produzione. 

Misura che si allinea agli obiettivi già perseguiti con la “Certificazione volontaria di conformità d’Origine e Tipicità italiana”, progetto portato avanti per l’appunto dall’Associazione Nazionale Conflavoro Pmi, al fine di garantire l’italianità di tutto il processo produttivo

Attraverso tali misure e progetti si mira, da un lato, a garantire i consumatori e, dall’altro lato, a risollevare l’economia del Nostro Paese con interventi realizzati sul territorio in favore delle Imprese che decidono di rimanere.

“L’accordo- come sottolinea Maurizio Pecora, responsabile Servizio Pricing e Convenzioni di Banca Monte dei Paschi – è teso a riaffermare l’attenzione di Banca Mps verso l’imprenditoria Made in Italy, e rappresenta un impegno attivo nei confronti delle singole realtà imprenditoriali, che si concretizza nella messa a disposizione di un plafond di 100 milioni di euro per le imprese che operano stabilmente sul territorio nazionale, oltre che di quelle realtà che intendono tornare a produrre in Italia attraverso un processo di reshoring, favorendo al contempo le esportazioni”.

Parole incoraggianti anche quelle del Presidente Nazionale di Conflavoro PMI, Roberto Capobianco, che evidenza come “Questa sinergia tra impresa e finanza rappresenta un passo importante per la tutela e la valorizzazione del vero Made in Italy. Dare credito ad aziende che hanno un’intera filiera produttiva in Italia significa raddoppiare la ricaduta economica e occupazionale sul territorio. Siamo sicuri che puntare sempre di più su eccellenza e qualità sia l’unica ricetta per il rilancio della nostra economia”.

Angela Scalisi

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