Il concertone a Catania costerà solo 100mila euro



Siamo nel clou delle festività natalizie e tra una scacciata è un pandoro è inevitabile porsi la domanda: cosa facciamo per capodanno?

A dispetto delle previsioni e dell’austerità del momento, Catania avrà la sua festa per salutare il nuovo anno. I padroni di casa non hanno badato a spese e si sono cimentati in un’organizzazione che ha ovviamente destato numerose polemiche. Sul palco , oltre a Eugenio Bennato ci sono altri cinque artisti e band: i Crabs, Antonio Monforte, i Babil On Suite, le Malmaritate e IPercussonici.

Catania Bene Comune chiede all’assessore Orazio Licandro di rendere pubbliche le offerte presentate e rendere noti i costi del Concerto di Capodanno. “Deve fornire, a 10 giorni dall’evento, tutti gli atti amministrativi e gli impegni di spesa, in modo che la città possa rendersi conto di come vengano spese le proprie risorse. Dovrebbero spiegare come mai esiste questa differenza di costi tra Lamezia Terme, Trento e Catania e con che criterio è stata scelta proprio tale proposta artistica’.
“Utilizzare cento mila euro della tassa di soggiorno per un concerto reso noto 13 giorni prima della sua realizzazione – conclude la nota – e la cui pubblicità non è ancora partita a quasi una settimana dall’evento è un atto demenziale ai fini dello sviluppo turistico della città e rende assolutamente immotivato l’utilizzo dei fondi della tassa di soggiorno, pagati dai turisti che, come prevede il regolamento, andrebbero investiti per migliorare le condizioni del turista, i servizi e la vivibilità della città. Inoltre appare amministrativamente torbido un impegno di spesa per Capodanno subordinato all’approvazione del bilancio”, conclude la nota.

E se per Capodanno i catanesi decidessero di stare a casa e la piazza si presentasse desolata, non sarebbe l’ennesima opportunità persa per la città ipnotizzata da questi lungimiranti amministratori?
Alessia Aleo

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