Maschere e Volti


  
La fine dell’anno si avvicina, pertanto siamo tutti soliti a fare bilanci in merito a ogni aspetto della nostra vita: lavoro; relazioni amicali; rapporti amorosi presenti o assenti, soddisfacenti e appaganti, distruttivi o inadeguati al nostro modo di essere. Bilanciamo ciò che siamo diventati in questo particolare periodo dell’anno, le nostre gioie e i nostri dolori, le perdite, la nostra capacità di reagire dinanzi a ciò che la vita ci dà o ci toglie.

Il dramma e la gioia sono dentro di noi. Volti? Maschere? In cerca di un autore che ci scriva o di qualcuno che ci legga accarezzandoci, contenendoci, facendoci soffrire…comunque vada è di riconoscenza che abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di essere ri-conosciuti e apprezzati. Non c’è un solo momento nella vita in cui siamo sollevati da un ruolo da interpretare, anzi in genere interpretiamo più volti contemporaneamente. Possediamo il copione di tutti quei ruoli e ci destreggiamo inconsapevolmente in quelle parti…a volte come protagonisti…a volte come comparse. Ci troviamo spesso a recitare dimenticandoci talvolta di noi e della nostra verità interiore, della spontaneità dei nostri sentimenti. Ecco che allora ci ritroviamo “stressati”. Questo è lo stress: la mancanza di intimità con noi stessi, quando perdiamo la chiave d’ingresso del nostro esclusivo mondo interiore. La vita non concede tregue, la vita è un bombardamento di situazioni…non sempre facili da controllare. 

Bisogna, sempre animati di grande speranza, incamminarsi, anche se un po’ barcollanti, verso “casa” decisi ad incontrare noi stessi. Sempre con mente aperta, pensieri positivi e una buona qualità dello spirito oscilleremo di continuo tra tragedia e commedia…e quando le cose intorno a noi sembreranno assumere un carattere estremamente serio tireremo fuori l’ironia…che salverà lo spettacolo
Giusi Lo Bianco  

 

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