Pieno di Jova


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Un biglietto per il concerto di Jovanotti come regalo di Natale è senz’altro una bellissima idea. Ancor di più lo è festeggiare il nuovo anno cantando e ballando sulle sue note.

Un pit-stop a Cortona per la notte del 31 dicembre e poi via, pronto a sfrecciare nuovamente in giro per l’Italia, da Nord a Sud, per sold out da capogiro. Inarrestabile, indomabile, instancabile Lorenzo.

Ogni prerogativa prefissata è stata concretizzata e i palasport sono stati trasformati in spazi pulsanti e intimi, ad altissima intensita. Lo spettacolo è diviso in tre parti, ognuna con la propria carica emozionale ben precisa: un inizio molto elettronico e tribale, passando da una parte centrale intima e romantica, per arrivare ad un crescendo finale totalmente festaiolo e liberatorio.

Jovanotti è ora un motociclista, ora un indiano, ora un astronauta, e ancora un hawaiano: il mix dell’imprevedibilità e dell’eccezionalità concentrati nella sua persona.

 

Lorenzo Cherubini gioca sulla cronologia della sua carriera, spaziando nella scaletta sui pezzi da repertorio per retrocedere fino alle sue origini e allo stesso tempo vestendo i vecchi panni da “deejay”, facendo divertire e saltare tutto il pubblico. Jovanotti, così, abbassa le barriere ed elimina i confini per farci entrare nel suo mondo: la musica (che viene dall’Africa), quella pulsante e viscerale.

 

Un’esplosione di luci e colori, di sentimenti e musica fa letteralmente vibrare il Palasport. L’amore non è mai banale, conquista il suo degno piedistallo attraverso parole che si elevano a poesia. Lorenzo riesce a toccare ogni più profondo punto dell’anima posizionandosi proprio li, al centro del nostro cuore.

 

Le sue canzoni sono un inno alla vita, all’attimo e alla positività; allegria, forza e coraggio, invece, gli ingredienti principali: «Il capodanno è un modo per valutare che il tempo scorre e si presenta ciclicamente con delle possibilità in più, dei pericoli in più, dei casini in più, dei problemi in più ma decisamente anche con della speranza in più, si tratta solo di andarla a cercare. C’è un lavoro da fare ed è quello di andare a scovare gli spazi in cui filtra la luce, e quelli ci sono sempre. Anche nei momenti più incasinati. Io ci credo e spesso nella vita l’ho sperimentato. Mantenetevi liberi e pensate sempre con la vostra testa».

 

Per Jovanotti, e il suo J team, continua l’avventura in giro per l’Italia a portare l’estate nei palazzetti, fino al 19 gennaio, sempre pieno di grinta, di energia, di emozione. Insomma, pieno di vita.

 

 

Eleonora Mirabile

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