La domanda più frequente tra i tifosi del Catania durante questa stagione è: “Quale sarà il nostro futuro?”. Bisogna cercare di fare chiarezza su alcuni punti fondamentali : programmazione sportiva, futuro societario e rapporti con la tifoseria. Sul campo, il Catania, dopo il pareggio deludente in casa al Massimino contro il Monopoli ,fa pensare solo ad una salvezza tranquilla, non di più perché il distacco dalle prime 3 in classifica ormai è troppo ampio e le squadre in testa sembrano abbastanza in forma, al contrario degli etnei che non riescono a segnare e ad incidere come all’inizio del campionato.
Anche sabato gli undici di Pancaro sono sembrati prevedibili e lenti per tutti i 90 minuti, il rigore sbagliato di Calil se trasformato non avrebbe cambiato il giudizio sul match anche se i 3 punti avrebbero rappresentato una boccata d’ossigeno per la classifica. Sul mercato il Catania ha necessità di acquistare un sostituto per Nunzella, una punta prolifica da affiancare a Calil e un sostituto per Russotto che starà fuori 2 mesi per il problema all’omero. Pancaro deve cercare nuove soluzioni tattiche perché diversamente per il Catania sarà una lunga ed irta salita fino alla fine del campionato. Il futuro societario in questo momento sembra in evoluzione rispetto all’interessamento della cordata sudamericana che dovrebbe formulare un’offerta a breve per l’acquisto del pacchetto Calcio Catania. Comunque nota di merito alla dirigenza attuale per la gestione degli ultimi 6 mesi, per la disponibilità con la tifoseria e con la stampa, al contrario degli ultimi anni di silenzi e dubbi che purtroppo hanno portato alla situazione odierna, la più brutta che si potesse immaginare. I tre dirigenti alla guida del Catania si stanno prodigando per dar vita ad una squadra giovane e competitiva sin dall’anno prossimo che abbia i mezzi tecnici per ambire alla promozione in serie B. La tifoseria è la parte del Catania più colpita di questi ultimi 2 anni e mezzo, ha dovuto subire una doppia retrocessione dolorosa ancora da metabolizzare, gli scandali che hanno investito i dirigenti la scorsa estate, la vendita della società, che però, mentre prima di tutto questo era vista come una cosa negativa, adesso i tifosi vedrebbero come una vera e propria liberazione per poter tornare ai lustri del recente passato. L’apporto del pubblico del Massimino è stato sempre significativo anche nei momenti difficili, infatti l’anno scorso la media spettatori era sopra le 13 mila presenze per partita, e quest’anno mantiene una media di 10 mila spettatori, numeri che in lega pro difficilmente si registrano. Catania ha voglia dei grandi palcoscenici calcistici dimostrandolo giorno per giorno con l’amore appassionato verso la maglia rossazzurra. Ci aspettiamo dunque che si pongano, nel più breve tempo possibile, le basi per una programmazione lungimirante ed ambiziosa. Avanti Catania!
Gianluca Gangi






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