Genitori Iper-protettivi intaccano la realizzazione dei figli nella vita


  

L’Italia ha la nomina di essere il paese dei “mammoni”, ma quanto incide questo sul futuro dei bambini? 

Studi autorevoli hanno interconnesso l’iper-protezione genitoriale ai disturbi psicologico-depressivi e ansiosi nell’età adulta. 

Solo il 34% dei ragazzi italiani che frequentano le scuole medie non viene accompagnato dai genitori, contro il 68% dei ragazzi tedeschi e il 78% di quelli inglesi. 

Numerosi studiosi hanno dimostrato che l’eccesso di coinvolgimento nella vita del bambino da parte dei genitori sta creando una generazione di giovani deboli e incapaci. 

Sono pochi oggi i giovani che decidono di mettersi in gioco nella loro terra ed aiutare così il paese a risollevarsi. 
Ci sono quelli poi che usano la parola “crisi” per cullarsi tra le braccia dei genitori, attendendo il nulla, senza lavorare, studiare o intraprendere qualcosa di serio. 
I ricercatori del Centro di Salute Emotiva dell’Università Macquaire di Sidney hanno condotto uno studio su 200 bambini testati prima in età prescolare poi dopo 5 anni e successivamente dopo 3. 

I test consistevano nell’eseguire alcuni esercizi con le mamme sedute al loro fianco per intervenire solo in caso “necessario”. Gli studiosi hanno notato che i bambini più seguiti dai genitori risultavano in futuro i più ansiosi ed inibiti. 
Questo non vuole significare che il genitore modello deve essere distaccato, che non deve aiutare il bambino a fare i compiti, a vestirsi quando sa già farlo, ma deve sicuramente incentivarlo a pensare con la propria testa, ad agire da solo per quanto può. 

Un genitore spesso ricostruisce la propria vita in funzione dei figli, che è del tutto normale perché non si può pensare di mettere al mondo un figlio e non impegnarsi a crescerlo, ma è fondamentale comprenderli e non cercare di fare le cose al posto loro; proteggerli da ogni bisogno, dalle frustrazioni, dai sacrifici ecc. non è la mossa giusta, per loro. 

I bambini vanno seguiti, guidati che non vuol dire risolvergli tutti i problemi ma indirizzarli nella soluzione affinché riescano a trovarla da soli stimolando le loro capacità, che è cosa ben più difficile. 
Laura Ciancio

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