Curiosità e dubbio‏


65-steve-jobs-stay-hungry-stay-foolish

I migliori servitori di una mente brillante sono Chi, Cosa, Dove,
Quando, Come e Perché…
Per sentirsi vivi sempre, non bisogna mai smettere di osservare il
mondo, di porsi delle domande e di domandare…
E, una volta giunte le risposte, bisogna poi dubitare dei contenuti
appresi e continuare ancora…il processo per funzionare deve essere in
divenire. Non si può restare altro che stupiti quando si contemplano i
misteri dell’Universo, dell’eternità della vita e della struttura
meravigliosa della realtà.
La curiosità e il dubbio sono il Sacro Graal dell’esistenza, la base
dell’evoluzione, del progresso, della scienza e della conoscenza.
Che cosa è la curiosità? Cosa produce nel pensiero?


Curiosità – dal latino Curiòsus, da Cura – vuol dire “prendersi cura”,
“interessarsi”. E’ una tensione naturale che prende il nome da una
sollecitudine, dal desiderio di conoscere ciò che ci sta intorno.
Il curioso è colui che ha premura, che si prende cura.
La curiosità è il primo segno della vitalità di una persona. Come
espressione del desiderio di sapere, la curiosità è la tensione grazie
alla quale possiamo acquisire informazioni da correlare tra di esse per
formare delle interpretazioni dei fatti. La curiosità – ha scritto
Foucault – evoca la “cura”, l’attenzione che si presta a quello che
esiste o che potrebbe esistere.
Il pensiero che vale la pena praticare, secondo il filosofo, non è
quello che cerca di assimilare ciò che conviene conoscere, ma quello
che consente di smarrire le proprie certezze. La curiosità che lo anima
non si immobilizza davanti al reale, ma cerca di disfarsi di ciò che è
familiare, si esercita a guardare le cose diversamente. Il pensiero
allora ha a che fare con lo spaesamento, con la capacità di dislocare,
di esporre il familiare all’inusitato, di inquietare.Per Foucault il
sapere non è fatto per consolare: esso disillude, rende inquieti,
incide, ferisce.
La curiosità, quindi, è l’espressione concreta di uno degli istinti più
profondi dell’essere umano, è proprio ciò che caratterizza gli esseri umani in quanto tali. È
la curiosità che ha guidato tutto il processo di evoluzione, che ha
portato l’uomo a uscire dalle caverne e conquistare la Luna. E’ la
curiosità che genera il dubbio.
Cosa dire del dubbio…
E’ la forma più eccellente di pensiero.
Cōgǐto ergo sum, diceva Cartesio.
Pensare è esistere. Dubitare è pensare. Dubitare è esistere, diceva
Aristotele.
Il dubbio è il principio di tutto, la base della filosofia. Il metodo
più eccellente del filosofare. Quello preferito da Socrate.
Pure Platone si interessò al dubbio, ereditò da Socrate l’idea che solo
a partire da un sapere innato è possibile accorgersi della caducità del
mondo circostante, e quindi della necessità di dubitare di ogni forma
di conoscenza che derivi unicamente dai sensi.

Il dubbio diventa quindi uno strumento metodologico per la ricerca del vero.
Un metodo che consente all’uomo di superare i limiti dovuti ai
pregiudizi e di ragionare in modo non casuale, ma ordinato.
E se ci pensiamo bene, in tanti videro una mela cadere, ma solo Newton
si chiese il perché.
Questo cambiò il destino di tutti.
Siate curiosi e dubitate…

Giusi Lo Bianco

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑