Fibrillazione atriale: un problema comune tra gli anziani che si può superare


corsa over 40

La fibrillazione atriale è la patologia più comune tra gli anziani in tutto il mondo. Superati i 40 anni di età la percentuale di sviluppare l’aritmia nel corso degli anni successivi è del 25%, un dato molto elevato.

La sensazione di “cuore in gola” e “palpitazioni” al petto preannunciano l’insorgenza della fibrillazione. É un’aritmia collegata ad un’impulso elettrico che nasce dall’atrio di destra e si propaga a tutto il cuore.

Dall’aritmia però ci si può difendere con i farmaci, in grado di riportare il cuore ai suoi battiti regolari, ma non solo.

Questa malattia se trattata con attenzione non comporta particolari rischi.

Ricordiamoci che il cuore è un muscolo che come tutti gli altri va sottoposto ad un allenamento adeguato: minore è lo sforzo fisico che viene fatto dalla persona e minore sarà il grado di sopportazione del cuore sul carico di lavoro.

Bisogna fare certamente attenzione a non esagerare, è indispensabile farsi guidare dal cardiologo, che consiglierà l’attività fisica solamente se le condizioni cliniche saranno stabili.

Da evitare certamente lo sforzo a digiuno o subito dopo i pasti, fare attenzione all’abbigliamento (adeguato e tecnico) ed evitare il sole diretto nelle ore più calde durante l’estate.

Necessarie almeno 3 sedute settimanali di allenamento, di non meno 40 minuti ciascuna, per garantire dei benefici duraturi.

Tra le discipline consigliate dai cardiologi ci sono il nuoto, la camminata veloce, il ciclismo, la corsa e tutti gli sport aerobici.

Da evitare gli sport di contatto o che possono comportare traumi, la pericolosità è data dal rapporto con la terapia medica che generalmente prevede gli anticoagulanti, i quali evitano la formazione di trombi ma facilitano la creazione di ematomi ed emorragie.

Da non dimenticare gli esercizi con i sovraccarichi, bilancieri di piccolo peso, bottiglie d’acqua o elastici, perché con l’avanzamento dell’età è pratica comune indebolire la muscolatura scheletrica.

E per i sedentari?

C’è una soluzione anche per chi non ha mai praticato sport o non lo pratica da tempo. Si può iniziare con esercizi a corpo libero, che aiutano a ripristinare la mobilità delle articolazioni, per poi passare a delle sedute di cyclette.

Seguire dei semplici consigli dati da esperti (cardiologi, istruttori qualificati) e fare attenzione al proprio stile di vita aiuta a superare malattie come questa, senza ulteriori farmaci, e a prevenire numerosi disturbi.

Laura Ciancio

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑