Arance Siciliane in crisi? Politiche sbagliate ma a tutto c’è un rimedio


 

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I dati parlano chiaro, la richiesta delle arance rosse siciliane nei paesi europei è in calo: in Germania la domanda è diminuita del 47% ed in Svizzera del 24%.

L’Italia per rispondere a queste percentuali, invece di promuovere i suoi marchi, sembra abbia deciso di importare sempre più le arance dall’estero per distruggere totalmente il nostro mercato.

La Sicilia produce circa 12 milioni di tonnellate di arance l’anno, di cui il 70% viene esportato.

In poche parole a noi tocca mangiare le arance provenienti da altri paesi e all’estero mangiano le nostre belle e succose arance rosse. Perché?

Politiche sbagliate dovute all’inefficienza dell’amministrazione, alla cattiva gestione delle risorse pubbliche e dei fondi europei.

Come se non bastasse la cattiva amministrazione, quest’anno i fattori meteorologici hanno contribuito ad abbassare ulteriormente il prezzo delle arance.

Il Piano di Sviluppo Rurale della Sicilia approvato nelle scorse settimane prevede 2 miliardi e mezzo di euro per il rilancio del mercato agricolo.

Per non parlare delle condizioni in cui vivono i braccianti agricoli, molti dei quali lavorano in nero e con dei bassissimi salari. Solo nella provincia di Catania gli addetti del settore agricolo sono circa 30 mila, di cui la metà lavora nel settore agrumicolo.

Attuare i giusti provvedimenti può dare la possibilità a tutta l’economia della provincia di riemergere.

Inoltre tanti sono i giovani che per amore della loro terra sono tornati a coltivare i campi, facendo un passo indietro nel tempo e tornando alle tradizioni, che pian piano stiamo perdendo.

La terra dell’Etna, seppur arida nelle cime più alte, nella maggioranza della sua superficie rocciosa è sempre stata un’ottima madre per la vegetazione. Arance, limoni, mandarini, mele, castagne sono solo alcune delle tante prelibatezze che questa terra ha da offrirci.

Mercati durati secoli non possono svanire nel nulla, la Sicilia ha solo bisogno di persone capaci che riescano a togliere la polvere dalla sua superficie, come un’arancia caduta nella terra… fino a quando non ci sarà qualcuno che la raccoglierà e le toglierà “lo sporco” di dosso nessuno si ricorderà della sua bellezza e della sua bontà.

 

Laura Ciancio

 

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