Dopo l’era del consumismo e dell’inquinamento stiamo per entrare nell’era delle risorse rinnovabili, del rispetto per l’ambiente e per uno stile di vita in sintonia con questa terra che gentilmente ci ospita.
Tante le città Europee che stanno attuando dei sistemi per incentivare la gente a danneggiare meno il pianeta.
Anche la Sicilia sta pian piano capendo che andare verso questa direzione possa essere vantaggioso per tutti, cittadini, turisti, pubbliche amministrazioni e ambiente.
Il Comune di Palermo ha infatti fatto un grande passo in avanti verso la mobilità nel rispetto dell’ambiente mettendo in funzione lo scorso dicembre il bike sharing.
Sharing in inglese significa condivisione, in questo caso stiamo parlando di “biciclette in condivisione”, messe a disposizione dal Comune e che il cittadino può usare per muoversi all’interno della città.
Un metodo facile da usare, poco costoso e compatibile con l’ambiente.
Già attivo in tantissime città italiane come Milano, Roma, Torino, Rimini ecc., dà alla città un po’ di sollievo dall’inquinamento di automobili e motorini. Il vantaggio non è solo per l’ambiente ma anche per il cittadino, che utilizzando il bike sharing per muoversi all’interno della città non avrà problemi di posteggio, non dovrà stare incolonnato in file interminabili, potrà godersi la propria città a pieni polmoni arrivando persino prima agli appuntamenti della giornata e tenendosi in allenamento costante facendo poca fatica!
Il Comune di Palermo ha dotato la città anche di un car sharing, ovvero il servizio che permette di acquistare l’uso effettivo dell’auto senza dover acquistare il veicolo.
Tra l’inquinamento ambientale e la crisi queste iniziative permettono anche a chi non può permettersi un’auto di averla quando gli è necessaria senza dover pagare nessuna tassa, assicurazione ecc.
Adesso ci si aspetta che le soluzioni alla mobilità attuate dal capoluogo siciliano siano da esempio per le altre principali città siciliane almeno per Catania e Messina.
Laura Ciancio







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