Tra individualismo e solidarietà

I media, il web e la tecnologia sempre più avanzata stanno portando il mondo verso l’individualismo. Lo si vede in treno, negli autobus, per strada, tutti con uno smartphone tra le mani immersi nella propria realtà virtuale fatta di app ed emoticon.

Il pericolo dell’individualismo si è già presentato in Paesi del nord Europa come Svezia, Norvegia, Finlandia.

Metà della popolazione svedese oggi vive da sola. Una donna single per fare un figlio non ha più bisogno di un uomo, bastano semplici passaggi e le banche del seme spediscono direttamente a casa il pacco con la provetta per permettere alla donna di riprodursi in solitaria. Triste ma reale. Paradossalmente nei Paesi più ricchi ci sono più suicidi. Possibile che qualcuno muoia e nessuno se ne accorga per due anni? È quello che è successo più volte in Svezia.

Erik Gandini, regista italo-svedese, il 22 settembre 2017 ha mandato sul grande schermo il suo film-documentario “La teoria svedese dell’amore”. Un modo per denunciare l’individualismo, questa mentalità malata che porta ad una società sempre più triste anche se ricca. Gandini parte dal 1972, l’anno in cui i politici ebbero una visione rivoluzionaria sul futuro della società svedese al punto da scrivere un manifesto: la famiglia del futuro. La necessità dell’interdipendenza tra gli individui non doveva più esistere, uomini e donne dovevano essere liberi, i giovani liberi dalle responsabilità verso gli anziani, aiutati dai servizi sociali, e i genitori liberi da quelle verso i figli una volta raggiunta la maggiore età. Il manifesto fu seguito dal popolo in quegli anni come fosse legge. Oggi l’individualismo in Svezia è diventato una vera e propria emergenza da combattere.

 

La solidarietà è da sempre uno dei valori cardine della società e non ci si può permettere di metterla da parte. Anche la religione Cristiana, studiata in tutte le scuole italiane, insegna ad aiutare il prossimo, il valore dell’altruismo. Se tutti fossero più solidali disgrazie come quella accaduta qualche giorno fa al giovane Niccolò, ucciso in una discoteca a pugni e calci al viso senza che nessuno li fermasse, non accadrebbero più.

 

Di seguito il trailer del film di Erik Gandini:

https://www.youtube.com/watch?v=PeYheYmfDBI

 

Laura Ciancio