
La Sicilia si sa, è essa stessa un brand di cultura , arte, enogastronomia, paesaggi, bellezze. Nell’immaginario collettivo la bellezza del sud è stata rappresentata da sempre dalle nostre stupende donne, non solo per i fisici morbidi e seducenti, ma anche per il temperamento “caliente” che affascina notevolmente gli uomini. Negli ultimi anni, però c’è stata un’inversione di tendenza: sembrerebbe che siano proprio gli uomini siciliani ad essere diventati dei veri “sex simbol.”
Certo, se ci concentrassimo storicamente sull’identità del siculo doc, potremmo dire che l’uomo siciliano per anni ha rappresentato la figura del padre padrone, dell’’uomo d’onore ,del “dominus” che sottometteva la moglie (considerata solo per la funzione procreativa) ed i figli ( considerati proprietà privata come la terra o gli schiavi), quasi come accadeva ai tempi dell’antica Roma.
È pur vero che la Sicilia è stata considerata dai tempi antichi, lo spartiacque tra Medio Oriente ed Europa, per cui le varie dominazioni dai fenici ai cartaginesi, ai romani , greci, per poi essere nuovamente invasa dai Vandali , Ostrogoti, Bizantini, Arabi, Normanni, Spagnoli, ha creato un miscuglio di entie tali che possiamo definirci non una razza ma una grande multirazza, con intrecci di lineamenti, colori, espressioni ed inflessioni dialettali.
Un innesto così complesso ci ha portati ad avere caratteristiche multiculturali invidiate da molti: la passione per l’arte, la musica, la poesia, l’ingegno, la teatralità anche in un semplice discorso, e non ultima l’arte amatoria.
Il corteggiamento, la conquista, la gelosia, la calorosità, il culto per il bel fisico, l’ospitalità, la generosità, la passione, il non arrendersi davanti al primo NO, sono i tratti distintivi del maschio siculo.
Ingredienti che se da un lato destano interesse per molte donne, dall’altro creano invidie con il resto dell’identità maschile italiana.
Senza nulla togliere allo stereotipo del “maschio italiano” agli occhi del mondo, quello siciliano sta assumendo una identità via via più distaccata, una identificazione autonoma, alla stregua di un marchio DOP.
Sarà forse il clima mediterraneo? Sarà forse il buon cibo della cuoca provetta “mamma”? Sarà che prendono la vita come viene, un po’ flemmatici forse, senza troppo stress? Sarà che sono cresciuti con un amore materno esagerato, improntato all’accrescimento dell’autostima?
Donne, all’arrembaggio! Teniamoceli cari!
Valeria Barbagallo






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