Si chiama agricoltura idroponica e si tratta di un innovativo metodo di coltivazione delle piante fuori dalla terra,in una soluzione acquosa che contiene sostanze nutritive.
Questo tipo di agricoltura evita la contaminazione da metalli pesanti e sostanze nocive,così da permettere agli intolleranti al nichel di seguire una dieta variata.
Sappiamo che il nichel è presente in grosse quantità nel terreno,perchè viene assorbito attraverso le acque piovane,ma è inoltre contenuto nei tubi in cui scorre l’acqua per le irrigazioni.
L’agricoltura idroponica dovrebbe risolvere questo problema,con livelli di tossicità minori e con il controllo totale dei fertilizzanti somministrati nella soluzione acquosa,garantendo un processo di crescita e maturazione di prodotti agricoli di prima qualità.
Se si dovesse diffondere questo tipo di agricoltura,per gli intolleranti al nichel si aprirebbe una prospettiva confortante,potendo nuovamente inserire nella propria dieta prodotti che erano stati esclusi,il livello dei costi si abbasserebbe,ma ne trarrebbero beneficio anche tutti gli altri consumatori,perchè si tratterebbe di prodotti più salutari.
Le imprese che hanno già prodotto e commercializzato ortaggi con questo nuovo metodo,hanno inoltre notato una notevole riduzione degli sprechi d’acqua per l’irrigazione e un maggiore controllo genetico sullo sviluppo delle piante. Condizione che permette impatti positivi anche sull’ambiente.
Valeria Di Bella
Acicastello Informa 
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