La frode nel commercio


                      

Alcuni prodotti a marchio Doc in realtà non lo sono affatto.

Si marchiano come italiani prodotti ittici che provengono da molto lontano,come alcuni gamberi o merluzzi cinesi e dai dati del 2016,risulta che il 25% dei prodotti vinicoli è risultato irregolare,così come quelli caseari,la carne,l’olio d’oliva .

In un noto ristorante di Roma i NAS hanno trovato un olio spacciato per extravergine di oliva,che in realtà era di semi,addizionato di clorofilla. Le adulterazioni purtroppo sono frequenti,ma i controlli,in alcuni casi eccessivi e in altri blandi,riescono comunque a garantire in Italia una delle ristorazioni più sicure nel mondo.

Nonostante i dati allarmanti sulle adulterazioni,oggi vantiamo una delle campagne di informazione più aggiornata per mettere in guardia il consumatore al momento dell’acquisto dei prodotti.

Diffidare sempre dei prodotti in cui si fatica a leggere l’etichetta, che lasciano dubbi sulla loro provenienza o che hanno un prezzo troppo basso.

La tracciabilità della materia prima porta a ridurre sempre più le irregolarità sia a tutela dei consumatori che dei tanti seri produttori,dei Consorzi di Tutela DOC e DOP e del nostro stesso Paese,perchè più l’immagine dei prodotti è pulita,più le nostre aziende esportano prodotti a vantaggio dell’economia e dei produttori stessi.

Valeria Di Bella

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑