Vaccinazioni in diminuzione in Italia, l’accusa del Commissario alla Sanità dell’UE


il Commissario alla Sanità dell’Unione Europea, Vytenis Andriukaitis, in occasione della presentazione del rapporto sulla salute dell’Unione Europea a Bruxelles, ha lanciato un’accusa agli italiani che nell’anno 2016-2017 hanno ridotto le vaccinazioni provocando un’epidemia di casi di morbillo.

Il commissario ha accusato tutti quei genitori che, pensando di preservare la salute dei propri figli, li precludono al vaccino mettendo così a rischio le loro giovani vite e quelle di chi li circonda, bambini e adulti.

L’Italia ha un’aspettativa di vita tra le più alte dell’Unione Europea. Nel nostro Paese infatti il consumo di sostanze nocive, come alcol e tabacco, è decisamente inferiore rispetto ad altri Paesi.  Nonostante questo fattore positivo, in Italia si presenta sempre maggiore il divario tre le regioni per quanto concerne i servizi sanitari, oltre che una crescente percentuale di obesità infantile.

L’opinione di Andriukaitis è stata drastica contro tutti quei movimenti presenti in Europa che sono contrari ai vaccini, ritenendo necessario che gli stati in questi casi dovrebbero prendere il sopravvento sul potere decisionale dei genitori e salvare i bambini.

Epicentro, il portale italiano dell’epidemiologia per la sanità pubblica, evidenzia l’importanza delle vaccinazioni e di come queste siano riuscite negli anni a debellare malattie molto pericolose a causa delle quali si rischiava di morire. Il vaiolo ad esempio da quando è stato creato il vaccino, nel 1980, è stato combattuto fino alla sua eliminazione a livello globale.

Secondo il Commissario alla sanità dell’UE, che invita a visitare le tombe di tutte quelle persone morte nel XIX secolo per la mancanza di vaccini, con il sabotaggio delle vaccinazioni si tornerebbe all’età della pietra.

Laura Ciancio

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