Un’ondata di giallo sulla homepage di facebook ha catalizzato la mia attenzione, un fenomeno editoriale e al contempo social. In un primo momento ho sbirciato dal buco della serratura la romantica storia d’amore di Francesca Favotto, poi ho scoperto la storia di Matteo Losa, un guerriero contemporaneo. È stato un processo quasi naturale quello di voler parlare del libro “Piccole fiabe per grandi guerrieri”.
Spalancate le porte della curiosità sono stata trasportata dal potente vento dell’entusiasmo di questo trentacinquenne che da dodici anni combatte la sua personale lotta contro il cancro.
“Piccole fiabe per grandi guerrieri” è un libro composto da nove racconti, nove letture appassionanti incentrate sulla lotta al cancro. Senza mai nominare la malattia in maniera diretta l’opera si propone di allontanare la paura ed ispira un comportamento propositivo sull’affrontarla e sconfiggerla. Losa con maestria riesce a disegnare l’importanza di reagire traendo il lettore ad una variegata palette di emozioni.
L’euforia per la vita manifestata da Matteo diventa un modello, per giovani e meno giovani, un invito ad impegnarsi, a seguire i propri sogni, attingendo ad una intrinseca vigoria riposta in ognuno di noi; è un invito a non mollare mai. Mai!
Grazie al passepartout digitale è possibile aprire la porta della conoscenza e seguire Matteo Losa non solo sul sito www.fairitales.it ma anche sui social come Facebook ed Instagram cercando Fairitales. Anche l’empatico follower in incognito potrà piacevolmente esser colpito dall’ accattivante modo di essere dell’autore. E in questo mondo digitale verrà rivelato quanto la magia dei sogni faccia parte delle nostre vite reali nella stessa misura delle difficoltà.
Il libro “Piccole Fiabe per grandi guerrieri” è figlio di un sogno e di un lodevole progetto di crowdfunding #Fiabecontroilcancro in collaborazione con AIRC, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro.
E come ha espresso recentemente l’autore: “In quest’anno per me non è stato facile curare il libro e curare me stesso, seguendo il programma della chemio, ma alla fine posso dire che ce l’ho fatta, quantomeno a veder realizzato il mio sogno di diventare uno scrittore professionista. Per guarire ci sto lavorando ancora – ha continuato – Ora in accordo con Airc provvederò a fare la donazione promessa, destinata alla ricerca scientifica, e a portare i libri donati ai bambini malati dei reparti di oncologia pediatrica, salute permettendo. Intanto, posso dire con orgoglio di essere stato scelto come testimonial di quest’importante associazione: sono il primo non completamente guarito, a dimostrazione di come sia possibile condurre una vita normale, nonostante la malattia e le cure. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me e nel mio progetto, ma soprattutto ai miei sostenitori che hanno finanziato il crowdfunding a scatola chiusa e ai quali presto consegnerò – di persona o via posta – il frutto del nostro lavoro.”
Quando si legge è come se si incontrasse direttamente l’autore. Noi, in questo caso, abbiamo incontrato Matteo Losa, abbiamo incrociato la sua strada e ci siam resi conto delle portentose virtù nelle tinte dei suoi racconti; di queste doti dobbiamo far incetta.
La magia del Natale ed i variopinti alberi delle nostre case sono un perfetto accostamento per ospitare il mondo fiabesco descritto da Matteo in “Piccole Fiabe per Grandi Guerrieri”.







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