A cura della dott.ssa Valeria Barbagallo
CRISI TRA CONIUGI? IL PRIMO STEP È IL “MEDIATORE FAMILIARE”.

Molti non sanno l’importanza fondamentale del Mediatore Familiare. Innanzitutto tutto chi è ? Che ruolo ha?
Il Mediatore Familiare è un professionista esperto dei processi di risoluzione dei conflitti tra due o più parti in lite, attraverso la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista od in seguito alla separazione od al cambiamento dell’assetto familiare.
La figura del Mediatore è terza ed imparziale ed è disciplinata dal codice deontologico ed etico di categoria. Il suo ruolo non si erge a giudice ma è quello di guidare una discussione tra le parti , moderandone il sistema di comunicazione e cercando di farle ragionare al fine di una comune intesa, nel rispetto degli interessi della parti e delle leggi.
Non è certamente una cosa semplice, soprattutto perché all’inizio della lite, le parti spesso sono emotivamente stressate ed i registri della comunicazione sono spesso disallineati.
Il Mediatore a seconda dei casi può porsi o come “facilitatore”, ed in questo caso facilita il raggiungimento dell’accordo attraverso precise tecniche comunicative ( domande chiave, pause, in sessioni separate o congiunte), o come “valutatore”,illustrando i punti di forza e di debolezza di una eventuale soluzione, esortando le parti a delineare insieme a lui un accordo durevole nell’interesse della coppia e dei figli.
Potrebbe darsi il caso che il mediatore si ponga nei confronti delle parti con entrambi i metodi.
La mediazione , essendo una fase stragiudiziale , non consente al mediatore di porsi con autorità, non può infatti dare un giudizio, ma con l’autorevolezza, frutto di esperienza , che già da subito lo aiuta ad inquadrare le dinamiche della crisi ed ad individuare chi ricopre la posizione “up” e chi “down”. Inoltre, è fondamentale che eviti il cosiddetto effetto “Burn out”, ovvero saper porre i confini tra il proprio Sé e il diverso dal Sé, evitando di bruciarsi, nel momento in cui si immedesima con empatia nei sentimenti della coppia.
Il saper ASCOLTARE è certamente la caratteristica più importante del mediatore, perché “il conflitto- come sosteneva Gandhi”- è uno scontro tra due punti di vista entrambi veri, tra due angoli di visuale che illuminano la stessa verità”.
Ma quali sono i vantaggi della mediazione familiare rispetto alla procedura giudiziale?
Innanzitutto , la mediazione è un procedimento riservato, dunque non può essere rivelato quanto detto in fase di mediazione dinanzi ad un giudice. È certamente un procedimento economico e di breve durata che mira alla conciliazione e predilige la continuità dei rapporti, anche quando questi vengono contrassegnati dalla volontà della separazione personale. La tecnica del brainstorming, spesse volte utilizzata come tecnica creativa per far emergere idee volte alla risoluzione dei problemi, consente altresì alle parti di cambiare punto di vista ed a elaborare più soluzioni, rendendoli compartecipi.
Infine, la mediazione è un procedimento rigoroso , che si esplica secondo fasi e direttive prestabilite ,controllate dall’Organismo diMediazione, e che applica le regole di negoziazione, infatti si definisce anche “Negoziazione Assistita”.
Valeria Barbagallo






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