La lotta per i contraccettivi gratuiti La petizione lanciata su Change.org da un gruppo di ginecologi


 

In Italia un gruppo di ginecologi ha lanciato la petizione su Change.org per convincere il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a fornire gratuitamente ai cittadini pillole anticoncezionali e profilattici.

L’obiettivo è proteggere, soprattutto i più giovani, da malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.

I dati della Società italiana di ginecologia e ostretricia mostrano in Italia una situazione allarmante: il 42% delle donne al di sotto dei 25 anni non utilizza contraccettivi nei primi rapporti sessuali e solo il 16% della popolazione femminile usa la pillola anticoncezionale.

Metodi contraccettivi troppo costosi hanno portato i giovani a farne a meno, mettendo a rischio la loro vita e quella degli altri.

Nel 2016, secondo i dati del Ministero della Salute, l’85,6% dei contagi da Hiv (il virus dell’immunodeficienza umana che porta all’AIDS) è da ricondurre ai rapporti sessuali non protetti.

In Italia sono poche le azioni fatte dallo stato per sensibilizzare i giovani sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e sull’uso quindi di precauzioni.

Da queste constatazioni nasce l’appello fatto dal neonato Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole, formato oltre che da ginecologi anche da epidemiologi, ostetriche e giornaliste.

Si invoca la società civile a firmare la petizione per far sì che in Italia il Servizio Sanitario Nazionale eroghi a suo carico i contraccettivi.

“Chiediamo a tutta la società civile, cittadine e cittadini, di far sentire la propria voce firmando il nostro appello”, afferma Marina Toschi, ginecologa portavoce della petizione, insieme al collega Pietro Puzzi, che aggiunge: “Le campagne pubbliche di informazione sulla fertilità lanciate negli ultimi anni si basano sul fondamento comune della procreazione responsabile, diritto che nel 2017 nessuno metterebbe mai in discussione in un Paese democratico. Tuttavia oggi in Italia il costo della contraccezione risulta troppo oneroso per tante donne, coppie e famiglie in condizioni di disagio economico, acuite dalla crisi. La concreta difficoltà di regolare la propria fertilità, programmando e distanziando adeguatamente le gravidanze, ma anche la scelta obbligata del contraccettivo meno adatto, hanno un evidente impatto negativo sulla salute fisica e psicologica di queste donne, accentuando ulteriormente i loro problemi economici e sociali”.

Sono già circa 33.000 i sostenitori della petizione, l’obiettivo del Comitato è raggiungere 50.000 firme entro la seconda metà di gennaio.

 

Laura Ciancio

 

https://www.change.org/p/contraccezione-gratuita-e-consapevole

 

 

 

 

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